Rifiuti pericolosi lungo la strada dei pellegrini – Foto

25 luglio 2017 | 17:50
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Rifiuti pericolosi lungo la strada dei pellegrini – Foto
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Rifiuti pericolosi lungo la strada dei pellegrini – Foto
Rifiuti pericolosi lungo la strada dei pellegrini – Foto
Rifiuti pericolosi lungo la strada dei pellegrini – Foto
Rifiuti pericolosi lungo la strada dei pellegrini – Foto

Cartoline dalla via Francigena. E non belle. Lungo il tracciato che passa da San Miniato e sfiora il territorio fucecchiese, non è raro imbattersi in abbandoni di rifiuti. Il più eclatante si trova dietro dietro la fattoria di Scaletta, dove qualche incivile ha scaricato una trentina di fusti di diluenti, che ad esempio in conceria vengono utilizzati per fissare la vernice. Materiali dal non semplice smaltimento, che possono causare danni a cose e persone. 

Fusti che sono accanto al percorso che ogni giorno, specie in primavera ed estate, viene fatto con fatica da tanti pellegrini, che si cimentano nello storico cammino medioevale che dalla Francia portava a Roma. I fusti in primo piano, che sono abbandonati in un fossato, sono vuoti, quelli sotto non è chiaro. Fatto che sta che si portano dietro quantomeno residui di quello che contenevano: diluenti alla nitro, infiammabili e nocivi sia se respirati sia se nel caso venissero a contatto con la pelle (e da maneggiare con apposite protezioni). Non una bella immagine, per una strada che ha un valore storico-religioso ineguagliabile nel mondo. E una macchia lungo un percorso che in certe zone – anche del sanminiatese – è veramente suggestivo da affrontare. I fusti sono abbandonati in grande parte in un unico punto, anche se qualcuno si trova pure qualche metro più avanti, a “marcare il territorio” nella maniera peggiore.
Poco più in là, inoltre, c’è anche quel che resta di un impianto di areazione, ventola compresa. Un altro punto della Francigena funestato da abbandoni e degrado è quello recentemente interessato da un vasto incendio, a lato di via Capponi. Qui persistono i resti di quello che fu il cantiere della superstrada e che oggi è diventato un rifugio per disperati e balordi. Ci sono lastre di eternit, proprio lì dove il fuoco ha colpito con forza. E poi sporcizia, fra edifici che rischiano di crollare. La Francigena è un fiore all’occhiello della Toscana tutta e non è pensabile sorvegliarla e controllarla lungo tutta la sua estensione. Resta difficile accettare che, se da una parte persone intraprendono un cammino lungo e affascinante nelle campagne toscane, c’è qualcun’altro che decide di rovinarne l’immagine e il decoro, oltre che causare potenziali problemi ambientali. Dulcis in fundo via Candiano, che costeggia la ferrovia (e che non è sulla Francigena): qui sembra essersi sbizzarrito un elettricista, visto che a terra c’è tutta una serie di materiali impiegati nei lavori elettrici. 

Giacomo Pelfer

Marco Sabia