Padule di Fucecchio, assessore Fratoni fa chiarezza

25 luglio 2017 | 16:43
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Padule di Fucecchio, assessore Fratoni fa chiarezza

“Circa il mio impegno sul Padule e in particolare sul Centro di Ricerca del Padule di Fucecchio parlano i fatti. Durante il mio mandato da presidente della Provincia non ho mai fatto mancare il finanziamento alle attività del Centro. Con l’allora assessore all’ambiente Rino Fragai abbiamo immaginato un percorso che garantisse un futuro alla onlus, trasformandola in un ente moderno, rispondente alle nuove esigenze e assolutamente sostenibile per gli scarni bilanci degli Enti soci. Un percorso che è stato quindi partecipato e condiviso all’assessore regionale in carica nella scorsa legislatura Anna Rita Bramerini e che ha portato alla definizione di un protocollo di intesa finanziato dalla Regione. E’ di questi giorni la presentazione del progetto da parte della Provincia e il conseguente sblocco del contributo una tantum di 30mila euro”. Lo dice l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni sulla gestione del Padule di Fucecchio.

“Ho molto rispetto – ha detto Fratoni – per l’assemblea pubblica che si è svolta la scorsa settimana a Monsummano organizzata dall’Associaizone Amici del Padule per la salvaguardia Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio, ma credo sia opportuno fare definitiva chiarezza sulla questione”.
Per l’assessore della Toscana “occorre tenere distinti il tema della gestione della riserva naturale, che spetta alla Regione in quanto ente competente per le aree protette, da quello del Centro di Ricerca. Quest’ultimo, infatti, è un’associazione onlus, ovvero un soggetto partecipato esclusivamente da Comuni e Provincia di Pistoia, non dalla Regione, oltre che da varie associazioni e per il quale i soci versano un contributo annuale. Nel corso degli anni il Centro ha visto uscire molti dei soggetti che a suo tempo contribuirono alla sua creazione. Fra questi i Comuni di Larciano, Lamporecchio e Ponte Buggianese, che corrispondono alla quasi totalità del territorio del Padule, oltre a Federcaccia e ad altre realtà associative. E’ emersa, quindi, forte la necessità di creare un luogo di confronto e condivisione fra tutti i portatori di interesse intorno alle politiche del Padule, che sono anzitutto ambientali e di governo del territorio, argomenti di diretta competenza dei comuni rivieraschi e della Regione. In questo senso il Tavolo del sistema delle riserve naturali del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla credo rappresenti una sfida vincente. Ne sono testimonianza la partecipazione dei soggetti, dagli enti pubblici, al Consorzio, alle associazioni e i contributi, in termini di proposte e riflessioni, fin qui portati all’attenzione”.

La valorizzazione del Padule, per Fratoni, passa “attraverso una responsabilità corale di tutti i soggetti interessati e la Regione è sicuramente in prima fila”.