La Francigena tra i prodotti toscani, ecco il brand

25 luglio 2017 | 14:06
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La Francigena tra i prodotti toscani, ecco il brand
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Insieme a Fucecchio – che è capofila -, Santa Croce, Castelfranco e San Miniato, ci sono Castelfiorentino, Montaione, Gambassi. Fanno parte dell’aggregazione Centro Sud, una delle 4 previste dalla convenzione tra i 39 comuni interessati per la creazione del primo prodotto turistico omogeneo Via Francigena toscana. I rappresentanti delle varie amministrazioni comunali hanno siglato la convenzione oggi 25 luglio nel corso del convegno dal titolo La Francigena. L’impronta sostenibile della Toscana e dei territori protagonisti, che si è tenuto nella sala Pegaso di palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze.

Con la nascita del prodotto turistico omogeneo Via Francigena toscana viene affidato ai 39 comuni firmatari l’esercizio associato delle funzioni in materia di gestione dell’accoglienza e dell’informazione turistica, di promozione e comunicazione del prodotto turistico, di manutenzione ordinaria degli itinerari escursionistici e di monitoraggio e analisi dei flussi turistici. Come detto, la convenzione siglata individua 4 aggregazioni di comuni: Nord, Centro Nord, Centro Sud e Sud.
L’aggregazione Nord comprende i comuni di Pontremoli, Filattiera, Villafranca in Lunigiana, Bagnone, Licciana Nardi, Fosdinovo, Aulla, Carrara, Massa, Montignoso. Dell’aggregazione Centro Nord fanno parte Seravezza, Pietrasanta, Camaiore, Massarosa, Lucca, Capannori, Porcari, Montecarlo, Altopascio, Ponte Buggianese. Infine, l’aggregazione Sud comprende San Gimignano, Colle di Val d’Elsa, Monteriggioni, Siena, Monteroni, Buonconvento, Montalcino, San Quirico d’Orcia, Castiglione d’Orcia, Radicofani, San Casciano dei Bagni, Abbadia San Salvatore. Inoltre, la convenzione indica i 4 comuni capofila sono Pontremoli-Massa, Lucca, Fucecchio e Siena.
La creazione del primo prodotto turistico omogeneo, in attuazione dell’articolo 15 della nuova legge regionale sul turismo relativo al prodotto turistico tematico, completa il percorso avviato dalla Regione per garantire la percorribilità dell’itinerario secondo gli standard essenziali definiti dalla Regione stessa per i prodotti turistici ed adottati dalla Associazione Europea delle Vie Francigene.
Secondo la convenzione, Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana affiancheranno i Comuni per la promozione del prodotto turistico. Irpet sarà invece il soggetto che provvederà ad analizzare i dati sui flussi turistici. Per l’attività di manutenzione ordinaria, necessaria per garantire la percorribilità integrale ed omogenea lungo tutto il tracciato, i Comuni potranno avvalersi di un soggetto tra quelli partecipanti all’Associazione Europea delle Vie Francigene (Aevf).
L’accordo prevede anche la costituzione di uno specifico Osservatorio Turistico di Destinazione che vedrà il coinvolgimento di tutti gli attori, pubblici e privati, che si occuperà dell’analisi e della comprensione dei fenomeni turistici legati al cammino della Via Francigena. In un secondo tempo, il regolamento di attuazione della nuova legge permetterà lo sviluppo dei cosiddetti ‘rifugi escursionistici’ che faciliteranno accoglienza povera per pellegrini e camminatori.
Proseguono nel frattempo, grazie i finanziamenti regionali, le attività per sviluppare nuove occasioni di fruizione della Via Francigena. A breve saranno finanziate (con circa 270mila euro) la segnaletica per il percorso cicloturistico e per le ippovie. Avviato anche il lavoro per costruire un circuito di offerta termale connessa al turismo lento e alla via Francigena (oltre ai tre centri presenti sul percorso, si stanno definendo i contenuti per le altre 11 strutture termali che si trovano entro 15 km dal percorso).
Altri interventi, di prossima realizzazione sono il cosiddetto Labirinto nel comune di Capannori, piccoli interventi presso punti di accoglienza e pernottamento gestiti da istituzioni ecclesiastiche (stanziati 50mila euro), manutenzione ordinaria del percorso, sostituzione della cartellonistica difettosa e sviluppo di un programma di attività di animazione sul percorso (altri 150mila euro), coordinamento (aperto anche agli altri cammini) fra le associazioni che operano sul percorso al fine di promuovere la stesura di un cartellone delle attività promozionali che si tengono sulla Via Francigena.
“I Comuni – ha detto l’assessore al turismo Stefano Ciuoffo – si mettono in gioco e diventano protagonisti. E’ importante mettere in evidenza gli aspetti romantici e religiosi legati a questo cammino ma lo è altrettanto cominciare a parlare di cose concrete, di strutturazione del tracciato. E’ il momento di lavorare con metodo, di motivare le comunità locali a difendere la propria storia, le proprie tradizioni, altrimenti la Francigena rischia di disperdersi. L’attuazione di politiche di promozione e valorizzazione in grado di creare ricchezza è la scommessa che lanciamo ai comuni. La suddivisione in 4 grandi aree ha richiesto tempo, forse lasciato qualche malumore che però dobbiamo mettere da parte. Sentieri, cammini e turismo esperienziali sono gli aspetti su cui la Regione ha deciso di puntare e per farlo occorre il contributo di tutti sotto forma di soluzioni, progetti e risorse”.

La Francigena toscana prodotto turistico di nicchia ma non soltanto. “Ad oggi – ha spiegato il direttore di Toscana Promozione Turistica Alberto Peruzzini – è un forte strumento di comunicazione, sui media nazionali e internazionali. E inizia a essere venduta anche dai tour operator. Un prodotto di nicchia che fa numeri contenuti ma che si è inserita a pieno titolo nell’offerta di chi, in Italia e all’estero, propone turismo slow. Un trend che, grazie all’impegno dei territori, non potrà altro che migliorare”.
“La Francigena – ha detto in apertura il presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene Massimo Tedeschi – è un itinerario culturale europeo, non francese, svizzero, italiano o toscano. E non è solo un cammino di trekking, o enogastronomico o ambientalista: è un componente della cultura europea, figlio del Consiglio d’Europa e dei valori di questo continente”.
Alessio Spinelli, sindaco di Fucecchio, capofila aggregazione centro-sud, paragona il ruolo di ogni singolo comune “ad una maglia di una catena che, se capace di muoversi al meglio, è in grado di produrre un valore aggiunto rilevante e diventare un volano per l’occupazione”. 

“Stamani – ha spiegato il sindaco Alessio Spinelli – si è aperto ufficialmente il tavolo operativo, adesso occorre mettersi rapidamente a lavoro per fare la nostra parte con grande impegno. Questa convenzione e questo modo di intendere la Francigena, come un prodotto turistico omogeneo in tutta la Regione, potrebbe portare importanti occasioni di sviluppo e quindi anche la creazione di nuovi posti di lavoro. E’ evidente che ci sono anche importantissime implicazioni culturali e spirituali nella valorizzazione dell’itinerario ma il nostro interesse prevalente è quello dello sviluppo turistico e di conseguenza anche occupazionale”. “Abbiamo lavorato – ha aggiunto l’assessore Daniele Cei – per ottenere questo importante riconoscimento di capofila dell’area centro-sud. L’assegnazione di questo ruolo testimonia il peso che il nostro Comune ha nello sviluppo turistico dell’area. L’importanza di Fucecchio, in particolare per quanto riguarda i cammini medievali, è dimostrata anche dalla nostra presenza nello sviluppo di un’altra risorsa escursionistica come la Romea Strata, un percorso di 800 chilometri che da Tarvisio si unisce con la via Francigena proprio a Fucecchio”.