Castelfranco, un’associazione per la comunità senegalese

25 luglio 2017 | 17:52
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Castelfranco, un’associazione per la comunità senegalese

La sfida è raccogliere la comunità senegalese all’interno di un’associazione, esattamente come avviene già nel comune di Montopoli e da molti anni a Santa Croce. Un modo per garantire una forma di identità e di rappresentanza, offrendo all’amministrazione comunale un interlocutore al quale rivolgersi per tutte le questioni o i problemi che hanno a che fare con l’integrazione.

È l’obiettivo dell’incontro che si è tenuto lo scorso giovedì (21 luglio), in comune a Castelfranco, tra il sindaco Gabriele Toti, gli assessori Chiara Bonciolini e Antonio Bertoncini, l’associazione Arturo e l’Associazione Teranga che riunisce la comunità senegalese del comune di Montopoli. Due gli obiettivi dell’incontro: da un lato quello di illustrare un progetto di formazione, dall’altro allacciare un primo contatto fra la comunità senegalese e l’amministrazione. “È stato un primo incontro che adesso dobbiamo approfondire – spiega il segretario dell’associazione Teranga Pene Abdoul -. Visto che a Castelfranco c’è un gran numero di senegalesi, molti dei quali fanno già parte di Teranga, e considerato che l’amministrazione ha bisogno di un interlocutore, abbiamo pensato di aprire una riflessione per capire come organizzare questa comunità. Dobbiamo decidere se allargare la nostra associazione anche a Castelfranco oppure crearne una nuova con il nostro aiuto”.
Un percorso che dovrà essere condotto insieme al Comune e all’associazione Arturo, da anni impegnata nel campo dell’integrazione. Per la giunta di Castelfranco, l’obiettivo primario è quello di avere un punto di riferimento col quale interfacciarsi per tutte le questioni che riguardano la numerosa comunità senegalese, anche rispetto a piccoli o grandi disagi che talvolta si sono creati nel centro storico. “Perché l’integrazione passa dalla conoscenza reciproca, dallo stare insieme, dal rispetto dell’altro e dal rispetto delle regole – spiega il sindaco Gabriele Toti -. Dato che quella senegalese è una comunità importante e numerosa per il nostro territorio, è fondamentale che ci siano occasioni di confronto”. (g.p.)