Un lungo corteo di mezzi militari. Una sfilata di jeep e camionette tirate a lucido, per ricordare quelle che 73 anni fa arrivano a San Miniato, certamente più polverose e più malconce, mettendo fine all’occupazione tedesca della città e dell’intera sponda sinistra del Valdarno.
Per il terzo anno consecutivo, la città della Rocca ha voluto ricordare e rivivere le immagini del 24 luglio del 1944, con una rievocazione storica che ieri (23 luglio) ha portato per le strade del comune decine di mezzi militari d’epoca. Veicoli statunitensi e britannici, insieme degli eserciti alleati. Dopo il raduno in piazza Scali a San Miniato Basso, il corteo di mezzi si è spostato a Calenzano, teatro dell’ultima battaglia prima della liberazione di San Miniato, per poi fare rotta in città fino a piazza del Duomo. Nel pomeriggio, invece, il passaggio dei mezzi ha attraversato anche Corazzano, Montebicchieri e Stibbio. Oltre al Comune di San Miniato la manifestazione è stata organizzata con il contributo del Comitato Gori, del Club sotto la Rocca, della Fondazione San Miniato Promozione, della Pro Loco, dell’Azienda speciale farmacie, della Misericordia di San Miniato, dell’associazione Moti Carbonari, dei circoli Arci di San Miniato Basso, Corazzano e Stibbio e del Rotary E-Club distretto 2071.
Una bella giornata di festa, che oggi come all’epoca segue di due giorni l’episodio terribile della strage del Duomo. Una strage dalla memoria ancora divisa, almeno in parte, come ricordavano fino a pochi anni fa le lapidi sulla facciata del municipio. Lapidi che adesso attendono di essere collocate nel futuro museo della memoria sotto i loggiati di San Domenico. (g.p.)