Migranti, Multicons guarda l’ex banca a Ponte a Egola

18 luglio 2017 | 17:57
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Migranti, Multicons guarda l’ex banca a Ponte a Egola

Reclutamento in corso da parte del Consorzio Mc Multicons, con sede a Montelupo Fiorentino, di immobili sfitti utili all’accoglienza dei profughi. Reclutamento che prosegue anche nel comprensorio del Cuoio, dove lo stesso consorzio ha acquisito la gestione dei discussi immobili di corso Matteotti a Fucecchio (leggi qui) e sulla Tosco Romagnola a San Romano (leggi qui). Il tema dell’accoglienza, insomma, sta tornando propotentemente sui tavoli dei sindaci, anche nel comune di San Miniato, dove ieri mattina ha fatto visita il Prefetto (leggi).

Proprio nella frazione di Ponte a Egola, infatti, il consorzio avrebbe contattato alcuni proprietari per proporre loro contratti di affitto al fine di gestire l’accoglienza legata al bando della Prefettura. Fra gli stabili al centro di trattative c’è anche la ex centralissima sede della banca Unicredit, accanto al vecchio distributore di via Diaz. “Abbiamo già fatto sapere via lettera alla Prefettura che per il comune quel luogo non è idoneo – spiega l’assessore al sociale David Spalletti, spiegando che al momento non sono giunte richieste al comune per un eventuale cambio di destinazione d’uso. – Era una banca, non ci sono le condizioni per trasformarla di punto in bianco in una civile abitazione. Il modo migliore per garantire una gestione ottimale dell’accoglienza è cercare luoghi idonei. E’ quello che stiamo dicendo, come Comune, ai tanti proprietari di case sfitte che si rivolgono all’amministrazione in relazione a quel bando. Si renderebbe inoltre necessario, da parte della Prefettura, scegliere accuratamente i soggetti con i quali collaborare”.
Il proprietario dell’immobile in questione, l’imprenditore Michele Di Gianni, conferma di essere stato contattato dai rappresenti della Multicons: “Mi hanno chiesto la disponibilità di quell’immobile, ma per adesso non c’è niente di definito – spiega -. Da allora non ho più saputo niente: è una partita che sta genstendo la cooperativa e al momento sono in attesa di notizie”.

Almeno per adesso, quindi, i profughi non sembrano destinati ad arrivare a Ponte a Egola anche se, rispetto alle quote stabilite dall’Anci, San Miniato sta ospitando un numero troppo basso di richiedenti asilo rispetto al proprio peso demografico. E’ quindi plausibile che un immobile idoneo all’accoglienza, sul territorio comunale, prima o poi lo si dovrà trovare. Al momento i profughi accolti sul territorio comunale sono 29: una cifra al di sotto di quello che San Miniato potrebbe accogliere, anche se, come detto dallo stesso prefetto Attilio Visconti questa mattina nel suo incontro col sindaco, la provincia di Pisa ha abbondantemente superato i numeri dell’accoglienza prevista dal protocollo Anci, ma non tutti i comuni hanno raggiunto la quota stabilita. Ci sono comuni che “scoppiano” ed altri che accolgono al di sotto delle proprie quote o addirittura non ne accolgono nessuno (dai dati di maggio, in Provincia di Pisa, sono i comuni di Calci, Lajatico e Orciano Pisano).

Nilo Di Modica
Giacomo Pelfer