





I cartelli stradali sono durati appena 24 ore, a parte uno. E i paletti che si ergono in mezzo alla piazza sono destinati a fare la stessa fine. La bagarre che si è scatenata a Fucecchio contro i lavori di riqualificazione di piazza Vittorio Veneto ha portato ad un primo risultato, forse inatteso, nel giro di una notte.
L’amministrazione – dopo aver fatto un sopralluogo nella tarda serata di ieri, insieme alle associazioni del posto – ha deciso di sostituire i pali con fioriere e panchine, le quali avranno sicuramente un impatto visivo più blando. “Io e l’assessore Alessio Sabatini – spiega il sindaco Alessio Spinelli – ieri sera siamo stati per 2 ore a discutere con la gente in piazza e siamo arrivati alla conclusione che non serve litigare per una questione del genere. Se la gentenon vuole pali e cartelli, noi ci muoveremo per trovare un’altra soluzione. Il riferimento è a fioriere e panchine, ad esempio. Poi – chiaramente – dovremo capire come andrà, perchè non è sicuro che questa modifica porti gli effetti sperati. Come ho già detto noi siamo sempre aperti al dialogo ma l’obiettivo rimane liberare piazza Veneto dalle auto e dalla sosta selvaggia. Su questo andremo avanti, a prescindere dalle modalità”. C’è da dire che anche le associazioni locali si sono decisamente dichiarate contrarie a quella che hanno definito una “selva di pali e paletti”. La contrada Sant’Andrea, la Pro Loco, i Fratres, gli Amici del Poggio, quelli del Centro storico e il consiglio direttivo di Italia Nostra sez. Valdarno Inferiore hanno condiviso un ampio documento nel quale da una parte plaudono all ‘intenzione di liberare la piazza ma dall’altra puntano il dito contro dissuasori, paletti e cartelli:” Siamo pienamente d’ accordo con il piano di alleggerimento della sosta e della circolazione nella piazza. Riteniamo tuttavia che questo provvedimento, atteso da tempo, abbia carattere sperimentale e possa essere in seguito oggetto di modifiche e adattamenti in base ai risultati e alle esigenze che potranno manifestarsi. Proprio per questo carattere sperimentale, sarebbe stato opportuno non creare postazioni e delimitazioni fisse che, tra l’altro, danneggiano in modo irreversibile la pavimentazione in pietra della piazza. La selva di cartelli stradali e di dissuasori disseminati ovunque nella piazza, unita ai sovrabbondanti segnali tracciati sulla pavimentazione è del tutto inaccettabile. Dati il contesto e le esigenze di decoro urbano non si può agire qui con lo stesso metodo che potrebbe essere adottato in aree periferiche della città. Non si dica che c’è qualche “protocollo” che detta le regole della segnaletica, poiché evidentemente i protocolli vanno adattati alle situazioni particolari e nessuno si sognerebbe di impiantare cartellonistiche invadenti in altre piazze storiche della Toscana. E in ogni caso resta l’esigenza di ricorrere a soluzioni temporanee e removibili”.Infine un suggerimento all’amministrazione:”Cogliamo l’occasione per suggerire all’amministrazione comunale di creare una consulta per il decoro urbano chiamando a farvi parte esponenti delle associazioni ambientalistiche, delle contrade e di altri soggetti sensibili al tema del decoro urbano. Un organo ovviamente consultivo che potrebbe operare senza strumentalizzazioni politiche e nel solo interesse della comunità”. Il sindaco forse non si aspettava una polemica così accesa contro l’intervento nella fu piazza dei Caduti. Fatto sta che ieri alle 13 l’unico cartello rimasto era quello che indica il parcheggio dei disabili. Alcuni paletti erano già stati rimossi, altri faranno la stessa fine. L’unica certezza è che rimarranno quelli davanti al bar, dove verrà realizzato uno spazio di relazione. Ieri il clima è stato per alcune ore infuocato e anche durante la notte precedente sulle scale della collegiata è andato avanti il dibattito. Tuttavia, quando gli operai hanno iniziato a togliere i paletti 24 ore (dopo averli messi), l’ambiente è diventato meno ostile. “Riecco la nostra piazza” ha detto una donna che lavora lì da sempre. La situazione si è pertanto leggermente tranquillizzata, anche se su questa vicenda è intervenuto anche il capogruppo forzista in consiglio comunale Simone Testai, che ha scritto alla Soprintendenza e alla comandante del corpo di polizia municipale Annalisa Maritan. Queste le sue parole:« Le modifiche ad oggi apportate alla viabilità del centro storico, hanno sollevato critiche ed osservazioni di molti fucecchiesi, i quali ritengono l’intervento realizzato impattante, inidoneo al valore storico architettonico del centro storico di Fucecchio e deturpante la bellezza. E vista la situazione ho ritenuto opportuno presentare una interrogazione in consiglio comunale, oltre a interessare la soprintendenza e il comando di polizia municipale dell’Unione dei Comuni, per sapere se tali interventi hanno avuto pareri preventivi dagli stessi». Questo perchè – a leggere le parole di Testai – l’intervento non apporta migliorie al borgo alto:« Questo vanifica anche il lavoro che da anni viene svolto per il recupero del decoro del centro storico, da cittadini, contrade ed associazioni ed appare in netto contrasto con le intenzioni più volte annunciate anche da questa amministrazione di riqualificare il centro».
Testai, infine, chiede chi pagherà le eventuali spese del cambiamento di programma: «Nel caso si dovessero spendere soldi in più, che sono di tutti, voglio sapere se c’è un responsabile di tutto questo, perchè è giusto che venga fuori e paghi di tasca propria». Su questa vicenda Testai ha anche protocollato in Comune un’interrogazione a risposta scritta nella quale chiede tutti i dettagli del progetto, compresi costi, pareri e procedure adottate.
Marco Sabia