Licenziamenti al Centro di Ricerca, appello di Italia Nostra

11 luglio 2017 | 17:12
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Licenziamenti al Centro di Ricerca, appello di Italia Nostra

Anche Italia Nostra interviene sui licenziamenti al Centro di ricerca del Padule di Fucecchio. Attraverso una nota del consiglio regionale e della sezione Medio Valdarno, l’associazione sottolinea i meriti dei due operatori che rischiano l’allontanamento dalla struttura, lanciando l’appello a tutte le autorità.

“La sezione Medio Valdarno Inferiore – si legge in una nota – in qualità di associazione ambientalista membro dell’assemblea dei soci del Centro di ricerca del Padule di Fucecchio, e il consiglio regionale della Toscana di Italia Nostra, esprimono, con la presente, ampia delusione e allo stesso tempo condivisione delle posizioni già intraprese delle altre associazioni in merito all’improvviso licenziamento dei tecnici del Centro. Non riusciamo tuttora a credere come, ben conoscendo la vigente situazione economico finanziaria e i problemi ad essa connessa, enti come la Regione Toscana – che dovrebbero essere sempre in prima linea per questioni di vitale importanza per aree come il Padule di Fucecchio e la sopravvivenza degli organi e delle persone che, da anni, lavorano intensamente per l’area in questione – non abbiano in questi mesi e anni, trovato soluzione alcuna per il riequilibrio gestionale del Centro”.
“Da ricordare – sottolinea Italia Nostra – come in questi anni, se c’è stato qualcuno che con un’attenta e variegata attività ha portato progetti per il recupero e il rilancio del Padule, attività di manutenzione e ampliamento dell’area protetta, migliaia di visitatori, scuole in visita e con attività didattiche, insieme a tanti nuovi volontari e ‘amici’ del Padule che hanno preso a cuore questo bene prezioso, sono stati proprio questi due collaboratori, Alessio Bartolini ed Enrico Zarri. È stato grazie alla loro intraprendenza e alla loro competenza se la gestione del Centro di ricerca ha raggiunto un livello qualitativo notevole. Sarebbe veramente deplorevole assistere inermi a un loro allontanamento definitivo dalla sede operativa del Centro di Ricerca del Padule. Il nostro appello va a tutte le autorità: Comuni, Province e, soprattutto alla regione Toscana: se esiste anche un’ultima possibilità di salvaguardare il contributo di due apprezzati professionisti, questo è il momento di intervenire, con tutte le risorse necessarie”.