La Fondazione Istituto Dramma Popolare di San Miniato, all’interno delle manifestazioni per la Festa del Teatro, presenta il libro di Fabrizio Borghini dal titolo “Lorenzo Milani. Gli anni del privilegio”. L’evento è in programma per domani (mercoledì 12 luglio) alle 17,30, nell’auditorium del seminario vescovile. All’incontro interverranno il vescovo di San Miniato Andrea Migliavacca, il presidente del Dramma Popolare Marzio Gabbanini e il giornalista e autore del libro Fabrizio Borghini, mentre l’attore Alessandro Calonaci reciterà alcuni passaggi del libro.
Don Lorenzo Milani è certamente una delle figure più conosciute nel campo di quell’impegno religioso e sociale che nel nostro paese ha trovato le forme più originali e progressive. Figura tra le più note e coinvolgenti della chiesa del 900, uomo amato e stimato da un’intera generazione di cattolici e non.
La storia della scuola di Barbiana, la creatura di don Milani per eccellenza, è conosciuta a tutti coloro che negli anni ’60 erano giovani e bene fece la Rai a riproporre la vita di questo sacerdote coraggioso in una fiction televisiva.
Pochi invece conoscono la vita di don Milani prima, diciamo così, della sua presa di coscienza: “Gli anni del privilegio” come li chiama appunto Fabrizio Borghini, quando il bambino e poi ragazzo Lorenzo Milani viveva in un contesto agiato e borghese. Il libro in questione ci restituisce in modo semplice, partecipato e con dovizia di dettagli la personalità di un uomo, un sacerdote su cui getta una luce nuova e attraente, seppure si sia già versato molto inchiostro su di lui.
Il periodo trattato riguarda gli anni giovanili, durante i quali Don Lorenzo matura la sua scelta a favore dei più umili e deboli: sono gli anni del disagio e dell’inquietudine di una persona che vive l’appartenenza alla sua classe come un limite all’espressione delle sue qualità umane ed intellettuali. Sono i primi anni del sacerdozio a Montespertoli, nel primo tentativo di istituire una scuola popolare con i figli dei contadini nella tenuta di famiglia. Il distacco graduale, ma lineare, dalla classe e dalla cultura di origine, è testimoniato da amici di famiglia, ex-allievi e conoscenti.
Da segnalare sono le pagine dedicate ai soggiorni a Castiglioncello negli anni ’30, esempio delle stridenti contraddizioni sociali dell’epoca. E proprio studiando la gioventù di Don Lorenzo che si può capire perché egli abbia scelto di “stare dall’altra parte della barricata”, ponendosi a servizio degli “ultimi”.
Ci troviamo quindi di fronte a un libro che ricostruisce, attraverso una serie di interviste quasi interamente inedite, i primi venti anni di vita del priore di Barbiana. Si tratta del famoso periodo passato “nelle tenebre dell’errore” – come lo definì lo stesso don Milani – sul quale fino ad oggi le ricerche erano state frammentarie.
Il volume Lorenzo Milani. Gli anni del privilegio – come sottolinea il suo autore, Fabrizio Borghini – ci consente di capire le successive scelte del giovane Lorenzo che, cresciuto in un’agiata famiglia dell’alta borghesia fiorentina, decise di abbandonare la sua classe d’origine per abbracciare i poveri.”
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