Niente teatro per chi è in sedia a rotelle, la Skarrozzata – Foto






“I prossimi lampioni li metteremo a ridosso del muro anziché in mezzo al marciapiede”. Lo ha detto il sindaco di Santa Croce Giulia Deidda, che tra il muro e il marciapiede c’è passata seduta su una sedia a rotelle. Una di quelle, una ventina, che hanno percorso il centro storico di Santa Croce sull’Arno oggi, 22 giugno, durante la Skarrozzata, la manifestazione di sensibilizzazione sulla disabilità che, come ogni forma di rispetto, deve passare dalla conoscenza. Delle difficoltà, in questo caso, di muoversi tra traffico e marciapiedi.
Seduta sulla sedia a rotelle, Deidda è stata spinta dalla consigliera Fulvia Quirici, tra le promotrici dell’iniziativa. In carrozzina anche gli assessori Marco Baldacci e Carla Zucchi. I lampioni di via Roma alla fine superano la prova anche se per pochi centimetri, ma salire sul marciapiede rappresenta una difficoltà, tanto che l’assessore Baldacci rischia addirittura di cadere. Bollino rosso, invece, per l’ingresso del teatro Verdi che è privo di rampe. E farlo notare è proprio la prima cittadina che, posizionata in testa alla fine, è intenzionata a trovare quelle barriere che spesso sfuggono all’occhio di chi è abituato a camminare sulle proprie gambe. Alla fine l’insolito corteo si ritrova in una piazza Garibaldi piena di bambini, a poche ore della cena sull’Arno che animerà la serata di Santa Croce.
“L’iniziativa – ha ricordato l’assessore Carla Zucchi – è nata da un’idea di Anna Grazia La Penna, che insieme alla consigliera Fulvia Quirici mi ha proposto di fare la Skarrozzata. Abbiamo portato l’idea al tavolo delle associazioni e abbiamo trovato l’appoggio dei Fratres e del movimento Shalom, rappresentati oggi da Massimo Zei e Davide Bertuccielli. Subito ci siano legati all’associazione Skarrozzata di Bologna, però il lavoro grosso è tanto fatto dalle due associazioni, con il supporto della commissione coesione sociale. Quello che ci interessa è portare all’attenzione della popolazione questo problema, perché ci interessano i diritti di ogni cittadino”.
“Anche se facciamo poche centinaia di metri – ha detto Bertuccelli -, chi sale sulla carrozzella si rende conto di quel piccolo scalino al quale non aveva mai fatto caso. È un’arma che viene lanciata per cominciare a pensare in modo diverso e per diventare più sensibili”.
“Questa è una giornata che parla di inclusione – ha concluso il sindaco Giulia Deidda -. Ho voluto fare alcune deviazioni proprio per provare cosa significa salire su un marciapiede, arrivare ai giardini oppure scoprire di non poter entrare a teatro. Questo mi ha fatto capire bene di cosa c’è bisogno. Noi siamo intervenuti con la realizzazione di ascensori e montascale nelle scuole, abbiamo inaugurato un giardino inclusivo, però ora c’è bisogno di uno scatto culturale. Io questo impegno provo a prendermelo. Magari tra qualche anno riproporre l’iniziativa di nuovo per verificare quanto ha funzionato questa giornata”.