


La banda La Primula di Fucecchio ci sarà. Ci saranno anche due associazioni amiche di infioratori – Le vie dei colori di San Valentino Torio e quella di Gerano dove c’è l’infiorata più antica documentata in Italia -. Poi ci saranno più di 150 persone della pro loco e delle associazioni locali e i bambini e i ragazzi delle IV e V elementari e I e II media delle scuole di Fucecchio. Dal pomeriggio del 17 giugno, saranno impegnati per realizzare i quadri dell’infiorata del Corpus Domini 2017, la numero 28 nell’anno del trentennale della pro loco di Fucecchio, che anche con l’infiorata racconta all’Italia e al mondo la città di Fucecchio, la sua storia e la sua tradizione.
Ora anche di più, dopo che Antonella Gorgerino, da qualche anno infioratrice, è entrata in giunta (qui Giunta Fucecchio, Antonella Gorgerino sostituisce Buggiani) e quindi in ogni uscita degli infioratori c’è anche un assessore.
Una novità che non è una novità: ad accompagnare e dare il ritmo alla processione ci sarà la banda La Primula di Fucecchio (qui “La banda deve esistere” e suona l’ultimo appello – Foto), al momento senza consiglio direttivo. “Le telefonate ai 10 musicisti rimasti e a quelli che in genere integrano il corpo bandistico le sto facendo io – confessa il presidente della pro loco Francesco Dei -. Non potevamo lasciare l’infiorata del Corpus Domini senza banda e non volevamo chiamare un’altra banda: sarebbe stato come arrendersi. Dopo questa, la prossima uscita ufficiale della banda a Fucecchio sarà il 3 ottobre: per allora speriamo che la situazione si sia risolta”.
L’infiorata percorrerà via Donateschi, via Nelli, corso Matteotti e via Macchiavelli, dove saranno realizzati circa 50 quadri. Sicuramente bellissimi, visto che quello di Fucecchio “viene spesso menzionato tra i gruppi di infioratori migliori d’Italia – spiega la responsabile del gruppo infioratori Marzia Mori -, anche perché continuiamo a lavorare con i fiori freschi, mentre molti usano quelli secchi e lavorati”. Con meno spreco, forse e una maggior reperibilità, ma un altro impatto, di certo.
“Da un piccolo seme può nascere un albero dal tronco possente” è il tema dell’Infiorata 2017, un inno alla natura, ma anche un augurio al presente e al passato dell’ormai adulta pro loco, sempre a caccia di giovani, ai quali tramandare cultura e tradizioni. “Per questo è bello il rapporto con le scuole – spiegano – che vorremmo fosse ancora più stretto. Ci capita di andare in altre città e trovare le insegnati delle scuole tra le infioratrici: di certo così è più facile arrivre ai ragazzi”.
Il tappeto del Corpus Domini sarà realizzato con 30mila garofani e, poi, rose, crisantemina, gerbere e la versatilissima ginestra, “Se qualcuno va a farla”. Come era naturale qualche anno fa, quando l’infiorata non era organizzata dalla pro loco, ma era una tradizione secolare e le persone raccoglievano i fiori da campi e giardini per buttarli a terra e lasciarli calpestare dalla processione e la ginestra, come le rose, in questo periodo erano i fiorni più facili da trovare. Una tradizione che resta, anche se è cresciuta e si è organizzata, tanto che Fucecchio è tra i fondatori di due associazioni che lavorano in rete in tutta Italia.
Il trentennale della pro loco si festeggerà il 14 luglio al Poggio Salamarzano. (E.ven)