Lo scambio virtuoso, libri usati e gratis in biblioteca

26 maggio 2017 | 10:31
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Lo scambio virtuoso, libri usati e gratis in biblioteca

Sono usati, ma sempre buoni. L’ufficio Scuola e la biblioteca comunale di Castelfranco di Sotto organizzano uno scambio di libri scolastici usati tra studenti delle scuole medie inferiori.

L’iniziativa Lo scambio virtuoso è pensata per venire incontro alle esigenze degli studenti e delle loro famiglie che ogni anno devono rinnovare la dotazione dei libri scolastici e si trovano ad affrontare una spesa considerevole. Rappresenta quindi un aiuto per chi è in maggiore difficoltà che si somma all’importante intervento per il diritto allo studio della Regione Toscana, il bando Pacchetto Scuola, pubblicato nei giorni scorsi, che prevede un contributo alle famiglie con Isee non superiore a 15mila euro, per sostenere le spese necessarie per la frequenza scolastica (libri scolastici, altro materiale didattico e servizi scolastici).
La raccolta interessa naturalmente tutti i libri di testo delle scuole medie inferiori non più vecchi di 3 anni, ma è aperta anche ai vocabolari e a tutti quei libri, come ad esempio la Divina Commedia di Dante Alighieri, che vengono normalmente impiegati come testi di lettura nel programma scolastico. Lo scambio dei libri avrà inizio presso la Biblioteca Comunale a partire da lunedì 19 giugno, in orario di apertura al pubblico. I libri raccolti saranno messi a disposizione gratuitamente degli studenti che ne faranno richiesta, uniche condizioni necessarie per poter usufruire dei manuali sono: l’iscrizione alla Biblioteca Comunale e il possesso della lista di libri della classe frequentata.
“La nostra biblioteca è un luogo di accoglienza e di scambio, non solo di libri, ma in senso più ampio di scambio culturale – spiega il sindaco di Castelfranco Gabriele Toti -. Con le sue continue attività e iniziative, messe in campo in collaborazione con gli Uffici comunali, dà sempre il buon esempio su pratiche che avvicinano alla lettura e facilitano l’accesso della cittadinanza all’accrescimento culturale”.

“Questa speciale forma di baratto permette agli studenti di aiutarsi a vicenda e incentiva i ragazzi a mantenere in buono stato i volumi, insegnando loro il rispetto per un bene di grande valore, non fosse altro in senso simbolico per il sapere che rappresentano – aggiunge l’assessore alla Scuola e alla Cultura Chiara Bonciolini -. Dopo tante ore passate a studiare sugli stessi libri, il piacere di condividere con altri coetanei le stesse pagine stampate, arricchisce il proprio impegno di valore aggiunto. In questo modo c’è una sorta di passaggio del testimone di conoscenza da una generazione all’altra”.