





È l’Albania ad aggiudicarsi la seconda edizione del Torneo dei Popoli, la sfida calcistica tra la comunità di Santa Croce organizzata dall’associazione senegalese Cossan. Una festa all’insegna dello sport ma soprattutto della fratellanza, che ha contrapposto tra le loro le “Nazionali” di Albania, Marocco e Senegal in un insolito triangolare. “Una bellissima giornata” la definiscono dall’associazione Cossan, senza far mistero dell’amarezza, però, per la mancanza al torneo di una rappresentativa italiana.
L’iniziativa, nata per la prima volta nel 2016, è pensata per dimostrare come lo sport “sia uno degli strumenti che abbiamo a disposizione per abbattere i muri e costruire dei ponti” dice il presidente di Cossan Adama Gueye. Da qui la sfida di calcio, ospitata lo scorso sabato (20 maggio) al campo sportivo Buti di Santa Croce, con la partecipazione del presidente del Coordinamento delle associazioni senegalesi in Toscana (C.a.s.to) Mbaye Diop e del presidente dell’associazione “Senegal Solidarietà” di Pontedera Mamadou Diop, insieme all’assessore allo sport del comune di Santa Croce Piero Conservi. Al termine dell’iniziativa, sostenuta dall’Agenzia Ali, dalla Uisp, dall’associazione Arturo e dalla Pubblica Assistenza, si è svolta la cerimonia di premiazione delle squadre, con tanto di buffet finale a base di dolci, preparati dalle donne senegalesi, marocchine e albanesi, ciascuna secondo la propria tradizione culinaria.
L’unico cruccio, però, è stata la mancanza di una rappresentativa italiana. “Non credo che sia mancato il tempo, anzi – dice Gueye –. Del torneo avevamo parlato anche nel Tavolo delle associazioni, mandando una mail a tutti perché ci aiutassero ad allestire la squadra dell’Italia. È un peccato, perché alla fine manca un pezzo importante di Santa Croce. Per il futuro vedremo come fare, cercando di fare partecipare al torneo anche gli italiani insieme ad altre nazionalità”. (g.p.)