


Non c’è pace in via Tabellata, via campestre che dalla prima periferia di Castelfranco si dilunga attraverso le campagne e l’area industriale verso Santa Croce. La strada ed in particolare il suo incrocio con via dello Stadio sono da qualche tempo al centro dell’attenzione per l’altissimo numero di incidenti che vi si verificano. “Qua c’è un incidente a settimana, ci vogliono i dossi”. E’ con questa richiesta che Luca Testai, membro della famiglia Bacci che vive affacciata proprio sull’incrocio maledetto chiede aiuto al comune per mettere fine alla lunga trafila di scontri.
La zona è quella della prima periferia del comune, fra campagne e impianti sportivi. Strade innocue a vedersi, ma che per l’alta velocità di molti automobilisti sul rettilineo ed un incrocio poco visibile in certe condizioni, hanno finito per diventare un caso. “Qui è uno scontro continuo – racconta Luca, fra le macerie del muretto di recinsione della casa dove abita la sua famiglia, buttato giù da un’auto durante l’ultimo incidente avvenuto martedì pomeriggio (leggi). – Questo muro lo abbiamo tirato su già due volte. E ogni volta c’è la lunga trafila delle responsabilità prima che qualcuno ci ripaghi il danno. L’ultima volta lo abbiamo pagato di tasca nostra. Ma quello che più mi preoccupa è la pericolosità dell’incrocio per tutti, compresi i pedoni che con l’estate frequentano questa zona, andando allo stadio o in piscina. Qualche tempo fa, dopo l’ennesima protesta con il comune e con il sindaco, siamo riusciti ad ottenere le striscie bianche a terra, ma gli incidenti continuano ad avvenire. Servono i dossi, è l’unica soluzione”. E a guardare indietro, spulciando anche la cronaca, di incidenti seri se ne trovano lungo questo tratto di strada. Solo negli ultimi tre mesi, oltre allo scontro di martedì scorso, ricordiamo quello che ha coinvolto due auto ed un autobus lo scorso 17 marzo (leggi), quello del 28 febbraio in cui vi furono due feriti (leggi) e quello del giorno 9 dello stesso mese, in cui cui la notte fu teatro dell’ennesimo incidente. “Poi ci sono quelli meno gravi, che non finiscono sui giornali – continua Luca. – Dall’inizio dell’anno ad oggi in tutto ci sono stati almeno una decina di incidenti. Io continuo a segnalare la pericolosità di questa strada. In molti qui vogliono i dissuasori di velocità. Ma dal comune nessuno risponde. Cosa stanno aspettando, che ci scappi il morto?”.
Nilo Di Modica