Carismi apre ai Francesi che sognano la banca universale

9 maggio 2017 | 16:28
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Carismi apre ai Francesi che sognano la banca universale

La Cassa di Risparmio di San Miniato, per cui si apre una fase di osservazione – una diligence, come dicono gli esperti – da parte di CariParma acquisita dalla francese Crédite Agricole, potrebbe entrare a far parte di un meccanismo bancario assai articolato e complesso.

Crédit Agricole, che negli ultimi tempi ha acquisito vari istituti bancari anche in Italia, punta alla costituzione di una banca universale di prossimità, ovvero una banca che sia in grado di porsi come interlocutore per vari servizi non solo quelli strettamente bancari, offrendo una serie di attività aggiuntive rivolte a vari tipi di clienti, dai privati agli enti, alle aziende. Un’operazione che, quindi, richiede un forte radicamento sui territori attraverso una rete di sportelli territoriali.
In questi giorni il cda di Carismi ha recepito l’offerta non vincolate di CariParma per acquisire una quota azionaria di maggioranza della banca, che le garantisca il controllo della Cassa di Risparmio di San Miniato, annunciando l’apertura della diligenze da parte di Cariparma, ovvero la fase di osservazione dei conti della banca, della situazione patrimoniale e dell’indebitamento. I vertici dell’istituto samminiatese hanno anche garantito di non prendere in esame altre offerte fino al 15 luglio. In sostanza, un’accettazione incondizionata dell’offerta del gruppo transalpino che, se tutto andrà bene, dovrebbe essere ratificata, anche attraverso l’intervento del fondo bancario di garanzia tra l’autunno e l’inverno prossimi.
Per Cariparma in effetti, l’acquisizione del controllo di Carismi dovrebbe rappresentare un altro tassello verso la creazione di una banca universale entro il 2020, progetto che passa attraverso l’investimento di 600 milioni di euro entro il 2019, con particolare attenzione alla digitalizzazione la fornitura di servizi sempre più evoluti, anche attraverso le sinergie con tutte le società del Crédit Agricole in Italia, con l’obiettivo di accrescere sempre di più la soddisfazione dei clienti e di tutti gli stakeholder.
Nel frattempo, in casa Cariparma sono state fatte nuove nomine nei ruoli chiave del gruppo. Il consiglio di amministrazione dell’istituto presieduto da Ariberto Fassati e guidato dall’amministratore delegato Giampiero Maioli ha provveduto a formalizzare alcune nomine, che valorizzano in maniera importante le risorse interne e rappresentano un’evoluzione della governance del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia.
Roberto Ghisellini viene nominato vice direttore generale Retail con responsabilità, oltre che della rete commerciale, anche del Marketing e Digital e del canale Private Banking. Ghisellini mantiene il ruolo di direttore generale di Crédit Agricole FriulAdria.
Olivier Guilhamon assume invece la carica di vice direttore generale Corporate, con responsabilità della direzione credito e della Banca d’Impresa. Supervisiona, inoltre, la controllata Calit (Crédit Agricole Leasing Italia). In precedenza Guilhamon ricopriva, sempre all’interno del Gruppo Crédit Agricole, il ruolo di responsabile internal Audit di lcl.
Nomine decise per rendere ancora più efficace la realizzazione del piano a medio termine del gruppo. (g.m.)