





Hanno sfilato nonostante la pioggia. Per chiedere all’amministrazione Deidda le telecamere e in generale più attenzione al decoro e alla sicurezza, in un comune impegnato in servizi educativi e culturali ma che, secondo i manifestanti, trascura le strade e le situazioni di degrado.
La manifestazione era organizzata dall’ex vigile Enzo Oliveri, costretto alla fine a rivedere il programma proprio a causa della pioggia, che ha contribuito anche ad una partecipazione sotto tono. Anziché attraversare il centro storico, il corteo si è limitato a sfilare lungo il breve tratto tra piazza Fratelli Cervi e piazza del Popolo, per poi fermarsi sotto le finestre del municipio. Alla bassa partecipazione, però, ha fatto da contraltare la consueta goliardia, con tanto di pettorine gialle fluorescenti per chiedere le telecamere e per sorridere di quanto accaduto circa un mese fa in via Carducci: “Pericolo caduta” recitavano i cartelli impressi sulle pettorine, in ricordo dell’ormai noto lancio di escrementi da una finestra del paese. (qui Feci lanciate dalla finestra a Santa Croce – Video e Foto). (continua a leggere dopo il video)
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Come per il corteo di martedì sera incentrato sulla sicurezza (qui Il Cuoio a Santa Croce per chiedere più sicurezza – Foto), anche stamani la prima richiesta era quella di cominciare ad affrontare la realtà dei problemi: “Perché secondo alcuni sembra che a Santa Croce non succeda mai niente” afferma Antonella Meropini, che precisa di partecipare alla manifestazione come cittadina ma non in rappresentanza dalla lista e del gruppo consiliare di Ricostruiamo. Sotto accusa strade malmesse, sporche e rifiuti ovunque, uniti ad un generalizzato senso di impunità. “Noi chiediamo le telecamere anche per questo – dice Jonathan Bagnoli – per avere uno strumento che permetta di individuare quelle persone che altrimenti restano impunite. C’è bisogno di una maggiore attenzione al decoro del nostro paese, piuttosto che limitarsi ad intervenire per ‘toppe’ senza risolvere i problemi”. Sulls stessa linea Stefano Cartocci, fucecchiese, che se la prende anche con un sistema di raccolta dei rifiuti che incrementato l’abbandono abusivo: “I comuni ritengono di essere nel giusto perché si limitano a guardare solo i dati della differenziata – dice – dimenticando che i nostri boschi e le nostre campagne sono ormai disseminati di discariche abusive ovunque. Bisogna avere il coraggio di puntare su un sistema di differenziata spinta da fare con appositi cassonetti. Per non parlare delle strade: le amministrazioni incassano vero e propri tesoretti con gli autovelox, ma poi si limitano solo ad interventi di facciata”.
Tantissimi, invece, i temi toccati da Oliveri nel comizio, con tanto di megafono, pronunciato sotto le finestre del Comune. “Dicono che questa è la città dei bambini, ma se andiamo nei nostri parchi i giochi sono spesso rotti”, ha esordito Oliveri nonostante la pioggia, toccando poi i temi della pulizia e della manutenzione del verde e delle strade, i guai della spazzatrice e le risorse spese per la riparazione dei fontanelli. “Per rifare il piano terra del municipio – ha aggiunto – sono stati spesi 600mila euro, poi a lavori finiti si sono accorti che il pavimento diventa scivoloso ogni volta che piove, mentre la pesante porta è impossibile da aprire per un disabile. Dentro il comune sono state messe tre telecamere, e altrettante saranno posizionate in piazza Matteotti. Allora non è chiaro se alle telecamere ci credono oppure no, come non si capisce perché non possano essere messe anche da altre parti”. (g.p.)