Giovani e dipendenze, doppio incontro con Ghidini – Foto

2 maggio 2017 | 15:52
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Giovani e dipendenze, doppio incontro con Ghidini – Foto

Sono tanti i messaggi di ringraziamento arrivati sugli smartphone dei professori. Messaggi che parlano di un incontro toccante e sentito. Un incontro che sembra aver parlato dritto al cuore a alla sensibilità degli studenti e delle loro fragilità. È l’incredibile forza comunicativa di Gianpietro Ghidini, il padre della provincia di Brescia che da circa quattro anni porta in giro per l’Italia il suo messaggio di vita e di speranza per i giovani, attraverso la fondazione “Ema Pesciolinorosso”.

Un messaggio che nasce dal dolore per la scomparsa del figlio Emanuele, trovato morto in un torrente dopo aver assunto droga ad una festa. Da quella terribile esperienza umana e familiare, Ghidini ha trovato la forza di impegnarsi per affrontare i temi del contesto giovanile e delle sue difficoltà, nonché dell’importanza del dialogo tra genitori e figli. Un messaggio a doppia faccia, dunque, come doppio è stato appunto l’incontro organizzato dall’istituto Cattaneo di San Miniato lo scorso 20 aprile: al mattino, nell’auditorium di Carismi in piazza Buonaparte, si è tenuto il primo faccia a faccia tra Ghidini e gli studenti del biennio, seguito in serata dall’incontro con i genitori, ospitato al teatro Verdi di Santa Croce grazie alla collaborazione con l’assessore alla cultura Mariangela Bucci.
L’iniziativa, promossa dal gruppo degli insegnanti di religione con sostegno del preside Alessandro Frosini e del Consiglio d’istituto, si inserisce nel tema dell’educazione alla salute e alla prevenzione contro le dipendenze. Attraverso il passa parola fra i docenti, è nata l’idea di invitare Ghidini anche nel comprensorio, arrivato in zona in maniera del tutto gratuita. Il risultato è stata un’esperienza che ha toccato nel profondo i genitori e soprattutto i ragazzi, letteralmente ‘catturati’ per oltre 2 ore e mezza dalle parole e dal racconto di Ghidini. Lo dimostrano anche le tante domande che gli studenti hanno rivolto, così come la commozione visibile sui loro volti. “Alla fine – raccontano gli insegnanti – l’incontro sembra aver avuto quasi l’effetto di una liberazione per i ragazzi. È stato un faccia a faccia sereno e gioviale, dedicato al problema dei giovani che spesso vivono in biblico, come sospesi e ossessionati da aspettative sociali troppo alte. Da qui l’invito ad essere liberi dalle dipendenze: dalla droga all’alcool, dall’abuso dei cellulari fino al problema del gioco”.
L’evento ha coinvolto oltre 330 studenti insieme a 18 docenti, mentre la serata al Verdi ha registrato quasi il tutto esaurito. L’intenzione del Cattaneo, quindi, è quella di riproporre l’iniziativa anche il prossimo anno, proseguendo il percorso sul tema delle dipendenze che a breve vedrà un nuovo incontro con un medico del Sert di Empoli. (g.p.)