


Equilibristi, trampolieri, clown e giocolieri all’arrembaggio a Santa Maria a a Monte, che i prossimi 3 e 4 giugno si trasformerà magicamente ne l’”Isola che non c’è” in occasione del primo Festival del Circo Contemporaneo e dell’Arte di Strada. Una rivisitazione originale che porterà nel piccolo borgo numerosi artisti grazie alla collaborazione fra comune, la Pro Loco e l’antica e prestigiosa scuola di circo torinese “Flic”.
“Chiaramente ispirata al personaggio di Peter Pan e al suo mondo della spensieratezza, della fantasia e dell’immaginazione, ma anche al fatto che tutto sia possibile, il festival vuole provare a dare un taglio innovativo al panorama di eventi che animano tradizionalmente il Comprensorio, senza voler essere assolutamente un sostituto di Dracomics – annuncia la sindaca Ilaria Parrella. – Gli artisti coinvolgeranno i ragazzi ed il pubblico nella perfetta cornice dei vicoli, delle piazzette del centro storico, del parco archeologico, dei cunicoli e delle cantine della città sotterranea“.
Fulcro di eventi e laboratori sarà l’opera della scuola di circo torinese Flic, parte integrante della storica e secolare Reale Società Ginasstica Torino. Fondata nel 2002, la Flic è un ineguagliabile punto di riferimento nell’ambito circense italiano ed europeo, sia dal punto di vista didattico, sia dal punto di vista culturale ed artistico. A Santa Maria a Monte molte saranno le attrazioni che metterà in piedi: laboratori con gli artisti per sperimentare numeri di giocoleria (palline, clave, piattini, foulard, ecc) clowneria, acrobazia, equilibrismo coi ragazzi delle scuole, ma anche tante discipine sportive. Il borgo di Santa Maria a Monte verrà animato anche nelle serate del 3 e 4 giugno, con le visite guidate ai luoghi più significativi del borgo a cura delle associazioni Proloco, Gavi e Eumazio – grazie alla collaborazione con i giovani delle scuole che hanno partecipato ai progetti di alternanza scuola-lavoro – e ulteriori spettacoli di arte circense, arte danzata, acrobazie, mimi. La performance saranno molte e di vario tipo: da quelle aeree al verticalismo che, combinate con la danza, trasformeranno l’atto circense in un racconto. Tutti gli spettacoli saranno aperti al pubblico e ambientati nei luoghi più significativi del centro storico.
Gli spettacoli animeranno i luoghi più suggestivi del borgo, ricreando un’atmosfera di altri tempi e valorizzando il centro storico, le attività esistenti, i laboratori e le botteghe recentemente aperte nell’ambito del progetto “Il borgo che vorrei” e facendo rivivere, in special modo ai più giovani, i luoghi del proprio territorio in maniera diversa e originale. Lo scopo è cercare di riscoprire e valorizzare il paese attraverso l’antica arte del circo rivisitata dal circo contemporaneo di Flic.
Nilo Di Modica