Carismi, Cgil: ‘Benvenuta CariParma, ora il piano industriale’

28 aprile 2017 | 10:11
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Carismi, Cgil: ‘Benvenuta CariParma, ora il piano industriale’

“Cariparma ha recentemente varato un piano industriale con 600 assunzioni di giovani, si sta espandendo e ha interesse a presidiare la Toscana e l’Italia centrale, ragione per la quale ci aspettiamo in prospettiva investimenti importanti e crescita della banca e della sua funzione di sostegno all’economia e dei sistemi economici locali”. Per questo Daniele Quiriconi per Fisac Toscana e Claudio Fiaschi per Fisac Pisa, “giudicano interessante la prospettiva di messa in sicurezza della Cassa di Risparmio di San Miniato attraverso un’operazione industriale da parte di un soggetto bancario e non speculativo come Cariparma del gruppo Credit Agricóle” (qui CariParma: “Non caleremo su San Miniato come barbari”. Rapporti da ridefinire, anche con la Fondazione. La ‘resa’ del Cda Carismi: “Auspichiamo la miglior soluzione in tempi brevi”).

“Operazione – spiegano – del resto fortemente appoggiata da Bankitalia perché ritenuta la più solida fra quelle in campo. Entrare a far parte di un gruppo che vanta in Italia oltre 8mila dipendenti, 3,5 milioni di clienti, 123 miliardi di depositi e un utile importante nell’ultimo bilancio, rappresenta senza dubbio una garanzia di solidità futura. Parliamo di un gruppo a livello mondo da 140mila dipendenti che opera in più di 50 Paesi e un utile netto di 6 miliardi nel 2015”.
Un entusiasmo che cela comunque qualche preoccupazione: “Non ci nascondiamo che i prossimi mesi però saranno complessi come in ogni integrazione, fusione o incorporazione. Pur non essendoci in Toscana molte sovrapposizioni di rete, ci sará comunque da verificare se saranno confermati i piani industriali precedenti e la volontà (su cui non nutriamo dubbi) di voler affrontare le eventuali riorganizzazioni attraverso la strumentazione contrattuale e il confronto con il sindacato. Prima di esprimere un giudizio compiuto quindi e in attesa del completamento dei necessari atti formali da parte degli organi aziendali e il completamento del percorso burocratico che si completerà ragionevolmente in autunno, ribadiamo la fiducia su una prospettiva che sembra possa dare finalmente sicurezza a lavoratori, risparmiatori e al territorio. Nello stesso tempo manteniamo un elementare atteggiamento di prudenza che speriamo possa essere rapidamente fugato al momento opportuno dall’interlocuzione con la nuova proprietà della banca”.