Terremoto nell’Azienda Speciale, Trassinelli si dimette

22 aprile 2017 | 17:32
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Terremoto nell’Azienda Speciale, Trassinelli si dimette

Sembra non esserci pace per l’Azienda Speciale Servizi Pubblici Locali a Castelfranco, che a distanza di appena sei mesi dalle dimissioni di Enrico Quinti, presidente del consiglio di amministrazione, perde altri pezzi e si avvia verso una sorta di commissariamento da parte dell’amministrazione comunale, come da regolamento. Anche il presidente Federico Trassinelli, asceso al vertice dell’Azienda con un incarico protempore dopo le dimissioni di Quinti, in quanto membro anziano del cda, ha infatti lasciato l’incarico alcuni giorni fa per motivi personali. Con lui anche la consigliera Stefania Cipriano.

Una situazione che di fatto porta il cda originario, composto inizialmente da cinque soggetti, a due soli elementi rimasti (Ilaria Duranti e Gianni Casillo) portando prepotentemente la questione di un nuovo assetto statutario sul tavolo della giunta, che a questo punto deve prendersi su di sé l’incarico di gestione ordinaria delle attività dell’azienda. Struttura strumentale di capitale interamente pubblico che, lo ricordiamo, ha competenza nella conduzione delle farmacie, nelle riscossioniper conto dell’amministrazione e nell’erogazione di alcuni servizi in ambito sociale. Rotto l’equilibrio, la gestione adesso passa alla giunta in attesa di una ristrutturazione dello statuto, sotto l’egida del direttore dell’azienda che resta, come sempre, il segretario comunale Michele Parenti. Situazione che comunque non mancherà di provocare qualche mal di pancia nella politica castelfranchese dove già le dimissioni di Enrico Quindi causarono un piccolo terremoto. Il vecchio presidente, infatti, era finito l’anno scorso nel mirino delle opposizioni a causa del suo compenso, da 9mila euro lordi l’anno, ricevuto fino al 2013 e contestato prima della lista ” sopra a tutto” e poi del Movimento 5 Stelle, che lo avevano bollato come non dovuto secondo le norme vigenti (leggi qui). Una polemica che in poco tempo aveva fatto maturare un esposto alla Procura (leggi qui) ed una segnalazione alla Corte dei Conti (leggi qui) da parte delle suddette opposizioni, con una presa di posizione dell’amministrazione a cui erano seguite le dimissioni di Quinti, mai motivate ma probabilmente legate ad un deterioramento dei rapporti. Da parte dell’amministrazione, per adesso, si limitano ad annunciare una modifica dello statuto per superare questa situazione di stallo, che potrebbe sciogliersi già nei prossimi mesi.

Nilo Di Modica