
“Una vicenda barbara che definire grave è dir poco”. Anche la comunità senegalese di Santa Croce chiede di fare piena luce sull’episodio incredibile di via Carducci (leggi quiFeci lanciate dalla finestra a Santa Croce – Video e Foto). Una condanna quella dell’associazione Cossan, che si dice disposta a collaborare con le autorità competenti diffidando tutti, però, dall’avanzare allusioni o conclusioni affrettate contro la propria comunità per soffiare sul vento dell’odio. È quanto si legge in una nota diramata dall’associazione, per rompere solo provvisoriamente il silenzio stampa che Cossan si è imposta fino alla conclusione delle indagini.
“La comunità senegalese di Santa Croce – si legge – non può non esprimere il suo profondo dolore né nascondere la sua lavica rabbia su un episodio che definire grave è dir poco. I fatti parlano di lanci di pacchi dal contenuto fecale contro edifici pubblici e soprattutto contro il decoro e la quiete pubblica. Fatti che la nostra comunità condanna pubblicamente ed energicamente, perché contrari ai nostri canoni di civiltà”.
“Una moltitudine di domande – aggiungono – sorgono come geyser dalla bocca di tutti o almeno dalla mente di chi vive a Santa croce da più di 20 anni, pacificamente, con tutte le comunità presenti sul territorio, senza aver mai visto o sentito cose simili. I fatti, del resto, non si limitano solo a “pacchi volati dal nulla…”. Dato che per puro caso c’erano ben due telecamere, che secondo alcuni hanno ripreso tutto (vedi i video già in rete o in mano agli inquirenti), allora si sa anche da dove provenissero i pacchi della vergogna.
Da questo momento in poi, noi della comunità senegalese di Santa croce non entriamo più nei dettagli, visto e considerato che c’è un’indagine in corso”.
“Ma siccome – precisano – la nostra dignità è stata lesa, teniamo a precisare che chiunque facesse affrettate conclusioni o allusioni alla nostra comunità circa questa barbara vicenda ne dovrà rispondere personalmente davanti alle sedi opportuni. La comunità senegalese di Santa croce precisa inoltre di essere disposta a collaborare con le autorità competenti per fare tutta la luce su questa vicenda chiedendo un’analisi microbiologica della materia fecale incriminata e la condanna, senza nessun tipo di sconto di pena, dei colpevoli e di coloro che continuano a diffondere gravissime accuse senza essere in grado di presentare la minima prova. Chiunque organizzasse eventi su questa faccenda per soffiare sul fuoco dell’odio e della discordia, lo farà in malafede (visto che le indagini non sono concluse) e comunque può stare certo che la comunità senegalese di Santa croce non resterà con le mani in mano”.