
Sono quasi un migliaio i turisti che San Miniato può accogliere in una sola notte. Per l’esattezza: 990 posti letto divisi fra agriturismi, bed & breakfast, case vacanze e alberghi. Un numero che inizia ad essere importante, soprattutto se confrontato con le cifre di appena 8 anni fa, quando i posti letto a disposizione erano praticamente la metà di adesso.
Lo dicono i dati, messi insieme dall’amministrazione comunale, per dimostrare l’importanza crescente dell’economia turistica nel comune della Rocca. Un’importanza dovuta certamente alla felice posizione nel crocevia naturale al centro della Toscana, unita anche all’affermarsi della città nel campo della ristorazione di qualità e del turismo slow, senza dimenticare l’iniziativa privata di chi – complice la crisi e la fame di lavoro – ha deciso di scommettere proprio sul turismo creando piccole strutture di accoglienza per i visitatori.
A crescere più di tutti, del resto, sono i Bed & breakfast e gli affittacamere: dai 16 del 2009 siamo ai passati ai 40 del 2017, con un incremento di posti letto da 117 a 237. A coprire quasi la metà, però, di tutta la ricettività della città della Rocca sono gli agritursmi, cresciuti di ben 16 unità: erano 13 nel 2009 contro i 29 di oggi, con un’impennata di posti letto da 196 a 416. Se nel 2009, poi, San Miniato contava una sola casa vancanze, oggi il Comune annovera ben 9 strutture fra Casa vacanze, ostelli e residenze d’epoca, che insieme contano 105 posti letto contro i 24 di 8 anni fa. Gli alberghi, infine, crescono di due unità: da 6 a 8, con un aumento di posti letto da 157 a 232.
Complessivamente, San Miniato mette insieme oggi 86 strutture ricettivecontro le 36 di otto anni fa. All’epoca i posti letto erano solo 494 contro i 990 di adesso. Agli imprenditori e agli amministratori, adesso, la sfida di trasformare queste cifre in un’economia solida e stabile per il futuro.
Giacomo Pelfer