Liceo Marconi, lettera al ministro dell’istruzione Fedeli

13 aprile 2017 | 11:38
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Liceo Marconi, lettera al ministro dell’istruzione Fedeli

È un impegno su tre livelli istituzioni quello che il comune di San Miniato sto portando avanti per la questione liceo: dalla provincia fino al governo passando per le stanze della regione. Una partita se tre tavoli, per arrivare all’estate 2018 con un progetto tra le mani, mettendo un punto fermo definitivo sul futuro del liceo.

È con questo obiettivo che il primo cittadino ha coinvolto nella vicenda anche il Ministro dell’istruzione Valeria Fedeli, attraverso una lettera inviata negli uffici romani nella giornata di lunedì. Dopo aver ricordato i ripetuti traslochi e i problemi strutturali emersi a San Miniato e poi a San Donato, il primo cittadino chiede l’aiuto del Ministro per reperire le risorse necessarie. “A questo punto – si legge nella lettera – le chiediamo un intervento politico perché si possano trovare le risorse necessarie a costruire il nuovo edificio. Se lo ritiene necessario, sono disponibile a venire a Roma per incontrarla e spiegarle nel dettaglio tutta la situazione”.
In attesa di una risposta dal governo, la prima necessità resta comunque quella della progettazione, per la quale il sindaco Gabbanini farà visita domattina in regione. Obiettivo: chiedere conferme e rassicurazioni sugli impegni annunciati da alcuni consiglieri regionali, a cominciare da Antonio Mazzeo, che lo scorso novembre aveva garantito il sostegno della regione per i costi di progettazione del nuovo liceo. “Ho un appuntamento con il Capo di gabinetto Ledo Gori – annuncia il primo cittadino –. Chiederò di mantenere l’impegno che i consiglieri regionali si erano presi: vale a dire l’impegno a garantire 500mila per la progettazione, anche se probabilmente la cifra non sarà sufficiente”. Con la Provincia, invece, il sindaco di San Miniato ha chiesto di trattare il tema del liceo nel primo consiglio utile.
La sfida è arrivare ad avere ad un progetto entro la scadenza strettissima dell’agosto 2018, per evitare che la sede de La Scala faccia la fine di quella di San Donato, diventando a sua volta una soluzione pressoché “definitiva”. A scongiurare questa possibilità ci sono comunque i canoni di locazione fissati con il fondo immobiliare Polis: canoni crescenti, che scatteranno da settembre 2018 al termine del comodato gratuito, andando poi a crescere di anno in anno. “Non vorrei – dice il sindaco – che quando la provincia si ritroverà a pagare certe cifre venga fuori l’idea che quell’immobile va acquistato. I ragazzi lì stanno benissimo, molto più che a San Donato, ma è comunque importante avere un progetto per dare una prospettiva certa alla scuola, anche ai fini delle iscrizioni”.
Nel frattempo il comune dovrà anche chiarire quale assetto dare al futuro di tutta l’area Fontevivo, dove presto l’amministrazione diventerà proprietaria del palazzetto dello sport e dei terreni adiacenti compresi nel “pacchetto” della banca. In uno di questi, proprio alle spalle del palazzetto, la Uisp ha formalizzato (con tanto di comunicazione in municipio) il proprio interesse a realizzare una piscina. “L’area della piscina non è la stessa del liceo”, precisa il sindaco Gabbanini, anche se l’assessore allo sport David Spalletti frena: “L’interesse c’è – dice – ma prima dobbiamo fare un ragionamento complessivo su tutta l’area, anche relativamente alla viabilità e ai parcheggi”.