


E’ un lieto ritorno, salutato subito dai residenti nelle case vicine, quello delle cicogne ad Orentano. Quella che lo scorso anno sembrava una casualità è stata riconfermata in queste prime settimane di primavera, con il ritorno di una coppia di esemplari che da qualche tempo hanno fatto il nido su un traliccio in località Pollini, non poco distante dalla chiesa di Orentano e dal suo centro storico.
Una notizia curiosa per gli abitanti, ma molto interessante anche per i più esperti. Quello di Orentano, infatti, si candida ad essere il secondo nido “stabile” di questa specie in provincia di Pisa. Animali goffi sulle due zampe lunge, si librano nell’aria con leggerezza, giungendo in Europa con l’aumentare delle temperature, a seguito di lunghissime tratte migratorie dai luoghi di svernamento. La maggior parte delle specie vive in Africa, Asia ed Europa. Molte specie sono migratrici spostandosi ad alte latitudini durante l’estate per riprodursi e svernando verso latitudini tropicali.
Dopo il nido che da qualche anno fa bella mostra di sé nel Padule di Fucecchio e quello che nelle campagne di Cascina (Titignano) ospita da tempo esemplari spostatisi dal grossetano, quella di Orentano adesso potrebbe diventare una felice consuetudine per animali che non si fanno vedere spesso in Italia, preferendo le aree umide del sud di Francia e della Spagna. Già diventata oggetto della curiosità di alcuni naturalisti, la coppia, che probabilmente già cova delle uova, è stata immortalata giorni fa dalla macchina fotografica di un cittadino orentanese, Eugenio Barsotti, che ieri ha diffuso le prime fotografie. “Un nido in quell’area rappresenta una bellissima notizia, perché non sono molti in Toscana – spiega il naturalista Alessandro Spinelli. – E’ molto importante che il sito sia lasciato tranquillo“. Vivono generalmente nelle zone umide e si nutrono prevalentemente di pesci, rane, piccoli rettili, crostacei e molluschi, insetti e occasionalmente anche topi. Nei mesi di marzo e aprile, i genitori preparano su un albero, su un tetto o su un altro manufatto un grosso nido largo più di 1 metro, in cui la femmina depone in media 3-4 uova, che vengono covate per 35 giorni da entrambi i genitori. Dopo la schiusa, sia il maschio che la femmina provvedono ad allevare i pulcini che , dopo 70 giorni, imparano a volare.
Nilo Di Modica