





“Se la Pubblica Assistenza non esistesse, cosa mancherebbe? La stanza della memoria, i servizi in convenzione Usl e 118, i servizi a pagamento, quelli che garantiscono la salute e anche quelli dello svago. Poi la Protezione civile e l’antincendio”. Lo ha detto Bettina Pellegrini, presentando il bilancio sociale 2016 della Pubblica Assistenza di Santa Croce, Staffoli e Ponte a Egola. “Nulla di economico – ha precisato – ma ciò che arricchisce il territorio”. Il bilancio, redatto in collaborazione con il Cesvot, è stato presentato oggi 6 aprile nella sede dell’associazione, alla presenza di tanti volontari e sostenitori, con la sindaco Giulia Deidda e la giunta quasi al completo in prima fila.
Sono tante le attività illustrate in 40 pagine di bilancio sociale. Tante cose per raccontare quello che l’associazione fa ogni giorno e per spiegare quello che l’associazione è: una grande famiglia che accoglie, ascolta, rispetta e cura.
“Il bilancio sociale – ha spiegato il presidente Marco Remorini – misura l’affezione tra territorio e associazione. A partire dall’accoglienza ai migranti, al recupero dei soggetti difficili, ai progetti per i ragazzi con disabilità o vittime di violenza, doposcuola o campi estivi che per la prima volta abbiamo realizzato lo scorso anno con l’associazione Cossan. Molti dei ragazzi che aiutiamo, poi restano come volontari: questo è il riconoscimento più grande. Insieme all’incremento delle donazioni del 5xmille”. Che servono a finanziare i prossimi progetti, compreso quello dell’acquisto di una nuova ambulanza. E poi gli altri, che servono a garantire “Una risposta concreta a chi vive nel disagio. Noi, una risposta la daremo sempre. La qualità del nostro servizio è questo. L’impegno che mi prendo è di andare avanti su questa strada e di dare risposte”. Con un’attenzione anche per Ponte a Egola.
“Se non ci fossero le associazioni – ha aggiunto la sindaco di Santa Croce Giulia Deidda -, tanti servizi non riusciremmo a erogarli. Siamo perciò fieri di questa associazione e della penetrazione che ha nel territorio e anche della capacità di rispondere sempre si: ha risposto alla mia richiesta di accogliere 3 richiedenti asilo dandogli la possibilità di conoscere e farsi conoscere. Il fatto che un sindaco possa contarci è una cosa bella e importante. Grazie per quello che fate per il comune, pensa ad antincendio e casa della salute in particolare. Le associazioni sanno bene di cosa il territorio ha bisogno e sono in grado di indicarci necessità che altrimenti, forse, non vedremmo. All’inizio della legislatura abbiamo creato il tavolo delle associazioni, passate da 7 a 15. Credo che questa sia la parte più bella di una comunità che si impegna per diventare più solidale”.
Un grazie ha voluto dirlo anche l’assessore alla protezione civile Piero Conservi. “Quando chiamo io non è buon segno – ha detto sorridendo -, ma voi siete sempre disponibili”.
Elisa Venturi