
Il sindaco Gabriele Toti la definisce una “soluzione radicale”. L’unica, forse, che può davvero servire a stroncare il fenomeno almeno in quel punto e probabilmente, ahimè, trasferirlo altrove. La soluzione individuata è quella di chiudere l’accesso alla piazzola e conseguentemente alla strada, con l’installazione di una rete che tolga di fatto lo spazio per fermarsi. Il tutto accompagnato dall’utilizzo delle due fotocamere mobili che presto arriveranno a disposizione del comune di Castelfranco.
È la strategia che l’amministrazione comunale si prepara a varare per arginare il continuo abbandono di rifiuti lungo la Bientinese (leggi qui Quintali di rifiuti a cielo aperto sotto Orentano). Una strada di confine, un luogo ai “margini” di due province dove spesso finiscono gli “scarti” di altri territori, come un grande “tappeto” dove nascondere la polvere che disturba il decoro del “salotto”. È qui, infatti, non lontano dal bivio per Orentano, che il fenomeno dell’abbandono ha raggiunto livelli ben al di là del tollerabile: non più la semplice piazzola con qualche sacco di rifiuti, ma piuttosto una vera e propria discarica a cielo aperto, nella convenzione che dove ci sono già dei rifiuti possono starcene anche altri. Un circolo vizioso che ha dato vita ad un mare d’immondizia di qualsiasi tipo: dagli scarti di lavorazione ai materiali edili, dagli immancabili complementi d’arredo fino a piumoni e abiti, insieme a misteriosi sacchi neri e ad altri pieni di pannolini usati. Rifiuti che sembrano provenire da almeno quattro delle dieci province toscane, come una nuova capitale dell’immondizia in posizione baricentrica.
Dopo le immagini scattate la scorsa settimana da ilcuoioindiretta.it, almeno una parte dei rifiuti, oggi, 4 aprile, è stata rimossa. Sono le lastre in etenit, portate via ieri mattina dalla ditta incaricata per la bonifica dell’amianto.
L’amministrazione comunale, anche lo scorso anno, era già intervenuta a proprie spese per ripulire la stessa area, nonostante la competenza spetti in quel punto alla provincia di Pisa, ente proprietario della strada. “Come amministrazione siamo già intervenuti più volte in quella zona con controlli mirati – ricorda il sindaco Gabriele Toti -, provvedendo anche a rimuovere i rifiuti a nostre spese nonostante la competenza spetti alla provincia. Per un’amministrazione pubblica, però, rimuovere e smaltire una tale quantità di rifiuti è estremamente gravoso. Per questo il problema va affrontato in modo radicale”. Da qui l’idea di chiudere definitivamente l’accesso all’area con una rete di recinzione. “Oltre a questo – aggiunge Toti – impiegheremo in quell’area che le fotocamere mobili che stiamo per acquistare grazie al finanziamento della regione”. (g.p.)