





Tra le sue pagine ci sono vocaboli ed espressioni che riemergono da una cultura popolare, fissati per la prima volta nero su bianco attraverso il ricordo di nonni e genitori, di parenti e vicini di casa, attraverso qual modo di parlare a metà tra il fiorentino e il contado pisano. C’è tutto questo nel “Dizionario di vernacolo fucecchiese e oltre” presentato sabato pomeriggio (1 aprile) alla Tinaia di Fucecchio.
Circa 90 le persone erano presenti all’iniziativa, alla quale sono intervenuti, oltre al presidente del Rotary Club Rotary Fucecchio-Santa Croce S.A. ad alcuni Soci del club (che ha finanziato la realizzazione dell’opera), anche alcuni ragazzi del costituendo Club Rotaract, il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli e l’assessore Daniele Cei.
Il volume è frutto di quasi 15 anni di lavoro da parte del professor Giancarlo Carmignani. La stampa e la pubblicazione del dizionario è stata effettuata grazie all’intervento del Rotary Club Fucecchio-Santa Croce, nell’ambito delle iniziative denominate “azioni sul territorio” che il club ha pianificato in questo anno rotariano.
Particolare la presentazione che il professor Carmignani ha fatto del suo libro. Oltre a spiegare la presenza di certi vocaboli ha ribadito più volte che, sicuramente, il lettore fucecchiese attento potrà trovare nel volumeelle imperfezioni e degli errori. Da un lato, forse, un modo per attirare maggiormente la curiosità dei lettori, ma dall’altro, probabilmente, anche un’umile auto valutazione del proprio lavoro. Il dizionario, infatti, è stato redatto da Carmignani avvalendosi della sua esperienza diretta tramite i dialoghi e le conversazioni, specialmente con persone anziane di umile estrazione, nonché dai suoi ricordi personali, grazie anche all’apporto di persone che adesso purtroppo non sono più con noi: dai suoi genitori, nonni e parenti, insieme alle conoscenze apprese mediante i libri, in particolare vocabolari o presunti tali relativi al linguaggio parlato nella nostra zona e nelle località a noi vicine come quelle del contado pisano.
L’intento è quello di codificare e trasmettere alle nuove generazioni un patrimonio di parole e di locuzioni che sono espressione genuina della cultura contadina e paesana dei nostri padri e dei nostri nonni. Un piacevolissimo libro da leggere e tenere vicino.