
Santa Maria a Monte non è paese per ciuchi. E’ crisi nera nel Palio de’ Ciui, la manifestazione che da quasi vent’anni (17 per la precisione) anima le prime sere d’estate allo stadio Di Lupo di Ponticelli. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto per far ripartire la macchina organizzativa, che quest’anno doveva approntare la festa e la corsa degli asinelli l’8 di luglio, contrade e contradaioli si sono scontrati con le troppe defezioni e con lo sfaldamento del Club Ippico Santa Maria a Monte, storico factotum della manifestazione.
Sarebbe proprio quest’ultima la causa scatenante che quest’anno, forse per sempre, potrebbe tenere gli asini “da corsa” fermi nelle stalle. Il Club alcuni mesi fa ha infatti ceduto il maneggio alle Fontine e al momento resiste solo come associazione. “Troppo deboli e troppo pochi per andare avanti da soli, serve ricambio e voglia di lavorare tutti insieme – dice uno dei dirigenti storici del Club e della contrada San Sebastiano Alessandro Maiorano. – Abbiamo cercato aiuto nelle contrade, ma ormai, almeno per quest’anno, l’edizione è perduta”.
In filigrana a tutto questo, una situazione che è divenuta insostenibile poco a poco, nelle ultime edizioni, aggravata anche dalla progressiva defezione di alcune contrade; organismi interni ad un evento che in questi anni è entrato a pieno titolo nel folklore locale, con numeri importanti di pubblico nei giorni della manifestazione, ma senza che la partecipazione sugli spalti fosse sinonimo di competizione vera e propria. “E’ vissuto più come uno spettacolo, e come spettacolo funziona, ma quando c’è da tenere in vita la contrada tutto l’anno la cosa cambia – ci dice un contradaiolo di lungo corso. – Farne vivere nove, poi, è un impresa”. Alcune non partecipano da anni. Proprio alle contrade, in un primo momento, si era pensato di mettere in mano l’organizzazione della due giorni allo stadio Di Lupo di Ponticelli. “Da tempo si parlava di far nascere un comitato del palio vero e proprio, che funzionasse come coordinamento di tutte le contrade e gestisse la macchina organizzativa – racconta Rosanna Fazio, di San Donato. – Ma se non c’è una risposta unanime di tutte le contrade non ha senso”.
Un colpo durissimo al palinsesto di eventi che hanno reso celebre il comune, riuscito lo scorso anno a svecchiare e far “rifiorire” la tradizionale Sagra della Patata Fritta, ma balzato alle cronache appena qualche settimana fa anche per la rinuncia a fare anche il festival fantasy “Dracomics” (leggi anche: Dracomics salta un turno, arrivederci al 2018). E fra le organizzazioni che adesso vengono additate dai più come papabili artefici del futuro risorgere del Palio, c’è anche la Pro Loco, che da alcuni anni vive invece un periodo felice, testimoniato anche dal rinnovo degli organismi. “La Pro Loco potrebbe concorrere ad organizzare la manifestazione l’hanno prossimo – dice Paola Bendinelli, della contrada Centro Storico. – L’unica speranza è che quest’anno si salti solo un giro”. “Mancano i presupposti per poterne ancora parlare – ribatte il presidente Pro Loco Dario Pagni. – Possiamo dare una mano, ma serve la volontà di tutti”.
La storia
Un pezzo di folklore locale nato per gioco, all’interno dello spazio un tempo gestito dal Club ippico nelle colline del comune. Questa la genesi di una manifestazione che negli anni si è affermata come numero di spettatori e per il fervore contradaiolo di almeno una parte dei partecipanti. Iniziamente una gara fra pochi intimi, iniziata dagli appassionati frequentatori del Club. Ben diciassette anni di “corse” che hanno fatto sorridere grandi e piccini, fra gare delle amazzoni, disarcionamenti, imprevedibili vittorie di ciuchini “scossi” (senza fantino) e polemiche sulla gara delle sfilate storiche. Questa la cronistoria delle vittorie nel Palio: Centro Storico (2008), San Donato (2013), Melone (nessuna), Montecalvoli – Cinque Case (2004, 2005, 2006, 2011), Ponticelli (2001, 2014), San Sebastiano (2003, 2007, 2012, 2015), Cerretti (2002), Fontine (2000, 2009, 2010). Questo invece il medagliere del più recente Palio delle Amazzoni: San Donato (2004, 2005, 2007, 2008, 2010, 2013, 2015), San Sebastiano (2006, 2009), Cerretti (2011), Centro Storico (2012, 2014, 2016).
Nilo Di Modica