



Primavera tempo di sole, di fiori e…processionarie. E come ogni anno la lotta a questi lepidotteri comincia alla radice, sugli alberi, presso i nidi “lanosi” che spesso in questo periodo si fanno notare sugli apici di pini e conifere. Una battaglia che ha avuto esiti improbabili a Santa Croce, nei giardini di Piazza Oscar Romero nei pressi del PalaParenti, dove proprio in questi giorni alcuni addetti hanno effettuato potature mirate a togliere dagli alberi i nidi di processionaria al fine di eliminarli.
I rami, verdi, sono stati ammassati nel campo adiacente dove sono stati bruciati, o forse avrebbero dovuto esserlo. Il rogo, interrottosi forse a causa delle ramaglie ancora fresche, ha avuto come effetto il proliferare a terra prima del tempo degli insetti, che adesso brulicano nell’area, molto frequentata da numerosi residenti che portano a spasso il cane. Una cosa che non ha atteso molto per farsi notare dai tanti che vanno a passeggio con i propri amici a quattro zampe, anche in assenza di una recinzione temporanea, delle transenne o qualcosa che avvisi della presenza dei rami caricchi dei famigerati bruchi pelosi. Le processionarie, lo ricordiamo, pur essendo “solo” urticanti per l’uomo, possono provocare reazioni ben più gravi per gli animali, compresi quelli da compagnia, che annusando l’erba possono incappare nei lepidotteri andando incontro a reazioni e gonfiori capaci di interferire con la respirazione. (ndm)