In trenino a Ecoespanso, porte aperte con ‘A spasso per l’Aquarno’ – Foto

18 marzo 2017 | 17:50
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In trenino a Ecoespanso, porte aperte con ‘A spasso per l’Aquarno’ – Foto
In trenino a Ecoespanso, porte aperte con ‘A spasso per l’Aquarno’ – Foto
In trenino a Ecoespanso, porte aperte con ‘A spasso per l’Aquarno’ – Foto
In trenino a Ecoespanso, porte aperte con ‘A spasso per l’Aquarno’ – Foto
In trenino a Ecoespanso, porte aperte con ‘A spasso per l’Aquarno’ – Foto
In trenino a Ecoespanso, porte aperte con ‘A spasso per l’Aquarno’ – Foto

Il trenino sfila tra i silos e gli impianti, accanto ai macchinari e ai forni ad altissima temperatura, fino ad arrivare al magazzino di stoccaggio dove i fanghi conciari, ormai inerti, attendono di essere reimpiegati, magari per diventare asfalto da stendere sulle strade. Una storia di economia circolare che ha catturato l’attenzione dei ragazzi, presenti questa mattina (18 marzo) alla sesta edizione dell’iniziativa “A spasso per l’Aquarno”. Un’edizione diversa dal solito che, per la prima volta, oltre al depuratore, ha aperto le porte anche dell’impianto Ecoespanso, la struttura per il trattamento dei fanghi conciari a pochi passi dalla Bretella del Cuoio.

“È l’impianto forse meno conosciuto e anche quello che incute più timore – ha detto il sindaco di Santa Croce Giulia Deidda -. Proprio per questo ho voluto che venisse aperto e visitato, affinché i cittadini possano rendersi conto e capire che non c’è niente di cui aver timore. Quest’anno siamo stati agevolati dal fatto che le due società sono state unificate”. Da qui è nata l’idea della visita a bordo del trenino, in compagnia del vicedirettore Marco Santini che ha illustrato i macchinari e le varie fasi di trattamento: dalla vasca di accumulo (collegata direttamente con il depuratore) fino al magazzino di stoccaggio degli inerti, passando attraverso la centrifuga, la fase di essiccazione e i giganteschi forni rotanti.
È stata questa, senza dubbio, una delle novità principali di un’iniziativa arrivata alla sesta edizione, organizzata come sempre in concomitanza con la giornata mondiale dell’acqua. Un’occasione per mostrare con mano l’impegno portato avanti per la sostenibilità ambientale del distretto, che proprio attraverso Aquarno permette di abbattere e di trattare gli scarichi inquinanti della lavorazione conciaria. Così, per l’intera giornata, il depuratore di Santa Croce si è trasformato in una vera attrazione: qualcosa che merita di essere conosciuto e vissuto, anche con iniziative come questa. Per l’occasione, infatti, il depuratore ha ospitato anche una dimostrazione di agility dog, a cura dell’associazione “Qua la zampa” di Staffoli, oltre ad esporre nel piazzale di fronte agli uffici anche la celebre “Urbanina”, la prima auto elettrica progettata e realizzata proprio a Santa Croce. “Quest’anno, oltre alle scuole, abbiamo visto anche diverse famiglie – commenta il presidente del Cda di Aquarno Lorenzo Mancini -: È la dimostrazione di una risposta che c’è stata. Su invito del sindaco abbiamo deciso di allargare l’iniziativa ad Ecoespanso, ma il prossimo anno vogliamo aprire anche le porte del Consorzio recupero cromo”.
Nel corso del pomeriggio l’iniziativa è proseguita con la Marcia dell’Acqua: oltre mille i partecipanti, con tre percorsi proposti all’interno dei boschi delle Cerbaie. Iniziativa alla quale hanno preso parte anche il sindaco Deidda insieme ai colleghi di Castelfranco Gabriele Toti e di Fucecchio Alessio Spinelli. “L’idea era quella di un percorso che partendo dal depuratore abbracciasse poi le colline circostanti – spiega il direttore di Aquarno Nicola Andreanini -, per mostrare come l’industria conciaria sia ormai perfettamente integrata col territorio. Basta spostarsi di poche centinaia i metri per essere completamente immersi nella natura, pur essendo vicinissimi al distretto”.

Giacomo Pelfer