“Quartieri al buio a S.Croce”, la protesta di Oliveri

11 marzo 2017 | 14:39
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“Quartieri al buio a S.Croce”, la protesta di Oliveri
“Quartieri al buio a S.Croce”, la protesta di Oliveri
“Quartieri al buio a S.Croce”, la protesta di Oliveri

“Togliendomi i panni della persona “vigile” che continuerà comunque a controllare se il problema persiste, indosserò quelli di Gerry Scotti, presentatore della trasmissione ‘Chi vuol essere milionario’ per chiedere simpaticamente al sindaco Giulia Deidda ‘Le luci le accendiamo?’”. Usa l’arma affilata dell’ironia Enzo Oliveri, vigile cittadino santacrocese, per segnalare la scarsa illuminazione pubblica di alcune aree del centro.

“Mi sembra opportuno, anche se ripetitivo, ritornare sul tema dell’illuminazione pubblica a Santa Croce sull’Arno. Nonostante le giornate si siano allungate, nelle prime ore di buio ci sono ancora strade non illuminate. Il sindaco Giulia Deidda aveva dichiarato in data 2 febbraio u.s. che avrebbe provveduto a parlare con i tecnici del comune per risolvere il problema: tanti discorsi e promesse, e pochi i fatti!” scrive Oliveri. “La realtà è sotto gli occhi di tutti, non può essere nascosta. Il vero problema è che a questa amministrazione, e anche alle precedenti, alcune esigenze dei cittadini passano in secondo piano. Basta ricordare le parole dette nell’ultimo consiglio comunale dall’assessore alle politiche ed istituzioni culturali e servizi educativi e scolastici Mariangela Bucci: ‘io ritengo che la qualità della vita si misuri attraverso una serie di servizi: servizi educativi, servizi culturali e sevizi sociali. Questa è la convinzione di questa Amministrazione e io per quello che mi riguarda sostengo questo’. Deduco che il servizio di pubblica illuminazione non debba quindi essere considerato tra le qualità della vita, quindi tutti al buio nonostante i cittadini santacrocesi paghino le tasse. Speriamo quindi che arrivi presto l’ora legale e che nel frattempo non succeda niente di grave per le strade. Si, perché oltre di strade al buio, bisogna considerare anche la sicurezza sulle strade per chi circola, soprattutto quando guidando l’auto si vede, solo all’ultimo secondo una qualsiasi bicicletta (quasi tutte prive di fari e di persone che guidano senza essere minute di giubbotti catarifrangenti), con il rischio di investirla. 

Il problema è stato sollecitato al sindaco Giulia Deidda anche dalla minoranza “Ricostruiamo Santacroce e Staffoli” attraverso un articolo: anche questo appello non ha avuto risposta. L’amministrazione darebbe la colpa ai crepuscolari, fantascienza dico io! Sarebbe sufficiente andare in giro per le strade di Santa Croce nelle prime ore di buio e vedere come alcune strade siano illuminate ed altre completamente al buio. Perché? Semplice, perché i crepuscolari (se veramente ci sono) sono allacciati alla corrente e collegati ad un orologio con orari diversi. Questo significa anche non saper programmare e quindi non saper risparmiare… ma che importa questo … sono soldi pubblici. Basterebbe andare di notte su tutto il territorio santacrocese e vedere lampioni guasti sugli incroci o zone illuminate a giorno come se fossimo in uno stadio. I santacrocesi si lamentano in continuazione sulle pagine di Facebook che gestisco. Addirittura qualche assessore fa commenti o esprime giudizi di consenso attraverso alcune icone, quindi il problema è ben conosciuto. Oltre alle tasse, cosa devono fare i cittadini per avere un servizio d’illuminazione pubblica adeguato?”