
Al momento non ci sarebbero conferme: “Il fenomeno non risulta”, ha spiegato il sindaco Gabriele Toti, anche se “municipale e carabinieri hanno intensificato i controlli prendendo a riferimento proprio quella zona”. La zona in questione è quella compresa fra il centro storico e il ponte verso San Romano, lungo via De Gasperi così come in piazza Garibaldi, dove nelle ultime settimane alcuni cittadini hanno segnalato la presenza di un possibile fenomeno di prostituzione. Segnalazioni riprese in un’interpellanza del movimento Cinque Stelle, arrivata in discussione nel pomeriggio di oggi (10 marzo) in sala consiliare. La richiesta, da parte della capogruppo Cristina De Monte, è stata quella di conoscere cosa è stato fatto in questi giorni per valutare la situazione, reclamando al tempo stesso maggiori controlli.
“È singolare – ha risposto il primo cittadino – presentare un’interpellanza su qualcosa che si è sentito dire. Il documento parte da un’ipotesi e da un’incertezza, per arrivare alla fine a chiedermi come il fenomeno si è sviluppato. È un fatto singolare che mi lascia perplesso”. Entrando nel merito, poi, Toti ha ribadito che il fenomeno della prostituzione, perlomeno in quella zona del capoluogo, “non risultava e non risulta. Non ho elementi per dire che c’è un fenomeno di prostituzione – ha spiegato – anche se c’è una rincorsa a sottolineare e voler dire che il fenomeno è esistente. Ad ogni modo, quando ci sono fenomeni che possono generare l’illegalità, l’invito dovrebbe essere quello di segnalarlo alle forze dell’ordine, a maggior ragione quando a sollevare il problema sono degli amministratori pubblici. Io sono in contatto costante con le forze dell’ordine, e questo fenomeno non risulta nell’evidenza in cui viene segnalato”.
“Detto questo – ha aggiunto Toti – si apre l’elemento dell’ipocrisia. Correttamente si ricorda nell’interpellanza che la prostituzione non è illegale: e questa è un’ipocrisia che la legge italiana dovrebbe affrontare. Io non sono per l’apertura tout court delle case chiuse, però mi limito a rilevare che c’è stata una degenerazione del fenomeno. Perché nel nostro comune il fenomeno esiste, a Montefalcone come al confine con Altopascio. In queste situazioni si cerca di intervenire “rompendo le scatole ai clienti”. Ed è anche questo è lo scopo dei controlli a Montefalcone. Per quanto riguarda l’area di piazza Garibaldi, proprio a seguito di queste segnalazioni, carabinieri e polizia municipale stanno controllando la situazione prendendo a riferimento proprio quella zona. Quindi l’attenzione in quell’area è aumentata”.
“Credo che il senso di questa interpellanza – ha commentato Aurora Rossi della lista Castelfranco sopra a tutto – stia uno stato di preoccupazione per il nostro paese, perché queste voci francamente le ho sentite anch’io. Come ne ho sentite anche altre: c’è chi parla di strani movimenti di auto in piazza Dalla Chiesa lungo l’argine. Mi sembra che tutto sia molto aleatorio, però immagino che carabinieri e municipale abbiano fatto degli appostamenti. Non ci vuole molto ad appurare se queste sono solo voci di paese o meno. Non vorrei che per non credere a queste voci o per superficialità, anche in buona fede, succede che alla fine il fenomeno esiste davvero”.
“In alcuni Comuni vicini, come a Fucecchia – ha aggiunto Glenda De Nisi (Comunità e futuro) – sono state adottate ordinanze contro il fenomeno della prostituzione. E questo ha prodotto risultati positivi in termini di deterrenza, ad esempio a Galleno”.
“Io sono andato a vedere – ha ribattuto l’assessore Antonio Bertoncini -. Sarò stato sfortunato ma non ho trovato né lucciole né lanterne. Non vorrei che anche questa fosse l’ennesima drammatizzazione. Francamente mi auguro e spero che quando tutte le verifiche saranno state fatte, se la cosa non sarà confermata qualcuno faccia delle scuse a Castelfranco, perché si continua a dipingere questo paese, che avrà mille problemi, in una situazione drammatica”.
“Se la cosa è stata segnalata da più persone – ha ribattuto Luca Trassinellidei Cinque Stelle – per noi è da ritenere attendibile. Una segnalazione sui social network non credo sia una segnalazione anonima, visto che quando si sono state dette determinate cose si è proceduto anche a querele. Bisognerebbe capire se è un fenomeno radicato, oppure si tratta solo di una situazione legata alla difficoltà dei tempi. Noi ci abbiamo pensato e riteniamo che le segnalazioni siano fondate. Quindi l’invito è di vigilare”. “Sinceramente – ha aggiunto De Monto – sapere che ci sono giovani donne che possono essere costrette a prostituirsi mi preoccupa. La speranza è che non ci sia uno sfruttamento dietro. Noi dobbiamo sicuramente sollecitare i cittadini a fare segnalazioni agli organi competenti, poi se tutto questo si rivela infondato siamo contenti. Se però non lo è chiediamo che venga verificato”.