Velodromo all’interporto di San Donato, il progetto

25 febbraio 2017 | 18:25
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Velodromo all’interporto di San Donato, il progetto
Velodromo all’interporto di San Donato, il progetto
Velodromo all’interporto di San Donato, il progetto

Per adesso è poco più di un’idea. Ma è un’idea che potrebbe dare una svolta al gigantesco magazzino dell’interporto di San Donato, quello per intendersi che aveva ospitato il mega rave party di Capodanno. È proprio qui, infatti, che la società ciclistica San Miniato – Santa Croce ha posato gli occhi, ipotizzando di realizzare al suo interno un velodromo al coperto.

Un luogo dove ospitare le competizioni indoor di ciclismo su pista, per la quali ad oggi esiste una sola ed unica struttura in tutta Italia: quella di Montichiari in provincia di Brescia. Da qui l’idea, avanzata dal presidente della società Franco Biagini, che ha coinvolto nel progetto anche la Federazione ciclistica italiana, il Coni e ovviamente l’amministrazione comunale di San Miniato, attraverso un dialogo aperto da alcuni mesi con l’assessore David Spalletti.
L’idea, in pratica, è quella di acquisire almeno una parte del mega capannone lungo la ferrovia, per montare al suo interno una pista da 250 metri dotata di tribune, spogliatoi e di punto ristoro. A complicare il progetto, però, è il fallimento della società “Santa Croce 2010″, per la quale alla fine di gennaio si svolta l’ennesima asta fallimentare andata a vuoto. «Abbiamo indagato e contattato il curatore – racconta Biagini – che ci ha proposto di partecipare all’asta per acquisire tutto il complesso. Parliamo però di una struttura gigantesca: noi abbiamo chiesto che venga frazionata per poterne avere sono una parte. Noi prossimi giorni dovremmo comunque avere il disegno della struttura per capire se la cosa potrebbe essere fattibile”.
Per il movimento del ciclismo italiano sarebbe una conquista importante: “Avere un velodromo al coperto nel centro Italia sarebbe eccezionale”, dice Biagini. Per le competizioni invernali, infatti, gli stessi atleti della ciclistica San Miniato – Santa Croce, con sede a Casa Bonello, sono costretti a farsi 3 ore di macchina all’andata e altre 3 al ritorno per andare Montichiari, come successo anche nella giornata di oggi 25 febbraio. “Diventerebbe una struttura di richiamo internazionale – riprende Biagini – nonché un punto di riferimento per tutte le società del centro e del sud Italia. La zona è facilmente accessibile dalla superstrada ed ha un’ampia disponibilità di parcheggi. Realizzarci un velodromo sarebbe anche l’occasione per valorizzare il nostro territorio e per rilanciare l’area. Quando avremo i disegni riusciremo a farci un’idea più chiara”.