Cattaneo in stand by dopo il crollo, l’appello del dirigente

20 febbraio 2017 | 19:34
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Cattaneo in stand by dopo il crollo, l’appello del dirigente

“È giusto scegliere la nuova sede del liceo, ma non basta questo per risolvere i problemi delle scuole di San Miniato”. È un appello alle istituzioni quello del dirigente dell’istituto Cattaneo Alessandro Frosini. Un appello che arriva nel pieno del dibattitto sulla futura collocazione del Marconi, per ricordare a tutti, proprio adesso, che San Miniato ha anche un istituto alle prese con vecchi e nuovi problemi che da troppo tempo attendono una soluzione.

“Come ho dichiarato anche nel consiglio comunale aperto – sottolinea Frosini – ritengo che sarebbe il caso di affrontare il problema complessivamente”. In sostanza, utilizzare le note vicissitudini del Marconi per allargare lo sguardo anche sul Cattaneo, dando risposte e tempi certi anche per l’istituto tecnico di via Catena. Una scuola che negli ultimi anni ha conosciuto una crescita di iscritti che l’ha portata a superare la soglia delle quattro cifre. Il tutto, però, a dispetto di una dotazione di spazi rimasta praticamente “monca”, in attesa dell’ultima ala mai realizzata e di una palestra che è rimasta una chimera. A tutto questo si è aggiunta la beffa delle aule in via Roma, nei locali dell’ex liceo Carducci, che dopo tre anni di attese e di promesse restano utilizzabili solo a metà per la mancanza di una scala antincendio mai realizzata.
Problemi di fronte ai quali il Cattaneo ha cercato fino ad ora di fare di necessità virtù, almeno fino all’ultima e clamorosa ‘tegola’ del 17 gennaio scorso, quando un pezzo del rivestimento esterno della facciata è venuto già di colpo. Da allora la Provincia ha protetto l’ingresso principale con un’impalcatura e chiuso l’accesso al giardino, ma il timore che la situazione possa restare tale ancora a lungo, senza indicazioni e tempi certi, non fa stare affatto tranquillo il dirigente Frosini. “Siamo come ‘sospesi’ – dice -. La questione della palestra è in sospeso, il problema di via Roma pure. E adesso siamo in sospeso anche per la questione del rivestimento, mentre i lavori vanno a rilento e ci impediscono ancora di utilizzare l’auditorium. Il nostro è uno degli edifici di interesse architettonico di San Miniato, ma ancora non sappiamo se questo rivestimento potrà essere mantenuto e messo in sicurezza oppure se dovrà essere smantellato e sostituito. Per questo sostengo che la discussione debba essere affrontata complessivamente per tutto il polo scolastico di San Miniato. Dato che le risorse sono limitate serve un disegno unitario”.