
L’obiettivo sarà quello di verificare lo stato della situazione per programmare la futura manutenzione, ma allo stato attuale non sono previsti interventi urgenti. A dirlo è la provincia di Pisa, spiegando le ragioni dello studio, recentemente affidati, sulla portata e sulla vulnerabilità sismica di una serie di ponti. Tra questi c’è anche il ponte dell’Arno a Santa Croce, considerato tra i più critici della provincia in base ad uno studio condotto tra il 2009 e il 2012 (leggi qui Ponte di Santa Croce tra i più critici in caso di sisma).
“Un’indagine di tipo visivo – la definisce la provincia – secondo una metodologia sviluppata dalla società 4emme. Studio che aveva consentito di acquisire le informazioni relative alle caratteristiche strutturali e geometriche di tutti i ponti e censirne lo stato complessivo, attribuendo ad ognuno un punteggio in base al quale misurare la maggiore o minore necessità di intervento”. Per due ponti in particolare, sulla provinciale 24 e sulla provinciale 31, gli interventi di ristrutturazione e adeguamento ritenuti necessari sono stati già finanziati, per 1 milione 257mila euro, ed è in corso di svolgimento la gara per l’affidamento dei lavori.
Per altri tre ponti, sulla strada regionale 439, sulla provinciale 2 e appunto sulla 44 (tra Ponte a Egola e Santa Croce) “si è reso necessario affidare uno studio alla Aice Consulting per approfondirne le condizioni – spiega la provincia -, rispetto al precedente censimento che già ne segnalava le criticità, allo scopo di valutare gli eventuali misure sulla mobilità e gli interventi di manutenzione da programmare. Si tratta, perciò, di una campagna di verifica che non prefigura, allo stato attuale, interventi in urgenza”.