





Una cerimonia in grande stile, come da tradizione, quella che ha accompagnato la consegna dei diplomi per i ragazzi dell’istituto Cattaneo di San Miniato. Una cerimonia ospitata questa mattina (11 febbraio) nell’auditorium di Carismi in piazza Buonaparte, alla presenza di genitori, autorità e vertici della scuola. I veri protagonisti, però, erano ovviamente gli ormai ex studenti del Cattaneo: 97 ragazzi in tutto, divisi in 5 classi, che nell’estate 2016 hanno conseguito la maturità.
“Questi ragazzi sono stati con noi per cinque anni. Adesso hanno aperto un capitolo nuovo della loro vita”, ha detto il dirigente Alessandro Frosini dopo il loro ingresso. Arrivati in fila indiana lungo le scale dell’auditorium, sono stati accolti dall’applauso e dal sottofondo musicale che ha accompagnato ogni fase della cerimonia. Numerosi gli ospiti presenti, a cominciare dal presidente della Provincia nonché sindaco di Pisa Marco Filippeschi, dal sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini e dal vescovo Andrea Migliavacca, che hanno preso posto sul palco prima dell’inno nazionale che ha dato il via alla mattinata. Presenti inoltre il vicesindaco Chiara Rossi, l’assessore Gianluca Bertini, il primo cittadino di Montopoli Giovanni Capecchi e gli assessori Chiara Bonciolini e Mariangela Bucci in rappresentanza di Castelfranco e Santa Croce.
Dopo la presentazione in gruppo, suddivisi per classe, i ragazzi sono stati chiamati uno per uno per ricevere il proprio diploma, insieme ai cappelli in stile americano. Un pensiero particolare, ovviamente, è stato dedicato ai 5 centisti del 2016, a cominciare da Houda Mezrane, di Castelfranco, unica studentessa del Cattaneo ad aver conseguito anche la lode, chiamata sul palco sulle note di We are the champions. Dai Queen alla musica di Mika, cha ha invece accompagnato gli altri 4 centisti del 2016: Guido Bambi, Leonardo Arzilli, Valentina Poli e Sara Simoncini.
Non solo diplomati, però, nell’annuale cerimonia del Cattaneo, che come di consueto ha premiato anche i migliori studenti delle altre classi: quelli che lo scorso anno, per intendersi, hanno ottenuto la media voti più alta. Tra le classi prime il premio è andato a Lucrezia Priori, per le seconde a Thomas Tinghi, per le terze a Eljon Lila e infine per le quarte a Camilla Bucalossi.
A impressione più di tutti sono sicuramente i risultati scolastici di Eljon, originario dell’Albania, approdato in Italia nel gennaio 2015 senza conoscere la lingua, e riuscito in pochi mesi ad ottenere una media voti tra le più alte della scuola. “In Albania frequentavo il liceo – ricorda Eljon, residente a Stibbio –. Quando sono arrivato riuscivo un po’ a capire l’italiano grazie alla televisione, ma non ero in grado di parlarlo. Qui ho trovato un ambiente fantastico, grazie soprattutto alla fiducia degli insegnanti”. A lui, infatti, è andata la prima edizione del premio indetto dall’associazione Noi del Cattaneo, che riunisce ex studenti ed ex insegnanti della scuola sanminiatese. Due i premi consegnati, uno ad uno studente di oggi ed un altro ad un ex allievo: si tratta di Ladio Luschi, di San Romano, scelto dall’associazione per l’impegno umanitario in Afghanistan come volontario di Emercency. I due riconoscimenti sono stati consegnati dal presidente dell’associazione Alberto Alderighi.
“Abbiamo la sensazione che questa scuola abbia bisogno solo di un ultimo scatto – ha detto il preside Frosini -. Vogliamo una scuola che sia capace di premiare il merito e l’eccellenza ma senza lasciare nessuno per strada: a breve, del resto,l parteciperemo ad un convegno a Firenze come esperienza tra le più positive, in Toscana, nella lotta contro la dispersione scolastica”. Il dirigente ha anche ricordato il forte legame con le imprese e con il tessuto economico del territorio: “In questo momento abbiamo 200 studenti impegnati negli stage in altrettante aziende della zona. Un’esperienza di alternanza fra scuola e lavora nella quale siamo partiti ben prima che la legge ce lo chiedesse. Allo stesso tempo, però, siamo anche impegnati nel potenziamento tecnologico, con l’attivazione a breve del wifi interno per lo scambio di materiale didattico fra insegnanti e fra i docenti e gli studenti”. Da qui l’appello alla politica per risolvere quei ‘difetti’ che secondo Frosini limitano le potenzialità del Cattaneo: “Abbiamo un grave problema di spazio unito alle difficoltà dei trasporti che ci limitano – ha detto Frosini -: noi li percepiamo come lacci che ci impediscono di fare quello che sarebbe nelle nostre potenzialità. Per questo chiedo alla comunità locale di fare un patto per essere ancora di più la scuola del territorio”.
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