





C’era anche una folta rappresentanza di San Miniato questa mattina, 11 febbraio, nella grande platea del teatro Verdi di Firenze. Una platea fatta di tecnici, volontari e soccorritori che in questi mesi, nell’ambito del sistema regionale di protezione civile, hanno dato il proprio contributo nelle regioni martoriate del Centro Italia. A tutti loro la Regione ha voluto esprimere il proprio grazie, con una cerimonia che ha visto la partecipazione dell’assessore regionale Federica Fratoni e del presidente del consiglio Eugenio Giani.
Presente all’evento anche una delegazione di San Miniato, guidata dall’assessore David Spalletti e dalla geologa del Comune Monica Salvadori, insieme ai rappresentanti delle associazioni di volontariato del territorio. Nel corso della mattinata, infatti, sono stati premiati tutti i tecnici della struttura regionale, delle province e dei comuni che hanno lavorato nei luoghi del terremoto. Tra questi c’è appunto la geologa Salvadori, impiegata lo scorso autunno a Musicchio, in una delle frazioni di Amatrice (insieme a Cornillo Nuovo) dove ha operato la protezione civile toscana.
Presenti alla cerimonia anche alcuni volontari della Vab e della Misericordia di San Miniato, che hanno portato il nome del Comune anche in rappresentanza delle altre due associazioni che hanno preso parte alla colonna regionale: la Croce Rossa di Ponte a Egola e la Misericordia di San Miniato.
Oltre settanta, in tutto, i soggetti che hanno ricevuto il riconoscimento da parte dell’assessore Federica Fratoni, dal presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, dal direttore dell’area difesa del suolo e protezione civile Giovanni Massini e dal responsabile dell’ufficio regionale di protezione civile Riccardo Gaddi, così come dai vari consiglieri regionali che hanno partecipato alla cerimonia.
“Credo che una sala del Verdi così bella non ci sia mai stata”, ha detto l’assessore regionale alla Protezione civile Federica Fratoni aprendo l’incontro e commentando il colpo d’occhio dal palco. “Non siamo qui per per celebrare, ma per dire un grazie immenso. Abbiamo immaginato che fosse giusto dopo tanti mesi di impegno e fatica trovare un momento per raccogliersi e esprimere la gratitudine da parte di chi ha il privilegio di amministrare questo ente e inoltre dare un messaggio per il futuro perché l’emergenza non è finita”.