‘Quel parcheggio fa paura’, residente di S.Romano racconta

30 gennaio 2017 | 18:57
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‘Quel parcheggio fa paura’, residente di S.Romano racconta
‘Quel parcheggio fa paura’, residente di S.Romano racconta
‘Quel parcheggio fa paura’, residente di S.Romano racconta
‘Quel parcheggio fa paura’, residente di S.Romano racconta
‘Quel parcheggio fa paura’, residente di S.Romano racconta
‘Quel parcheggio fa paura’, residente di S.Romano racconta

È un racconto di paura e di insicurezza quello che si raccoglie tra i residenti. Una paura diffusa, che spinge a chiudersi in casa, la sera come nelle prime ore della mattina, quando la zona si riempie di rumori, di urla e di strane frequentazioni che non fanno stare tranquilli. Succede a San Romano, nella zona intorno alla stazione, dove i cittadini raccontano di una realtà irriconoscibile rispetto ad una decina di anni fa.

“Ormai non ci azzardiamo più neanche ad aprire una finestra, neppure d’estate” racconta una cittadina che chiede di poter restare anonima. “Perché qui abbiamo tutti paura – dice -, non ci sentiamo più sicuri neppure ad uscire di casa”. A spaventare, come spesso succede attorno alle stazioni, sono certe frequentazioni all’apparenza poco raccomandabili, unite alla carenza di controlli e ad un’illuminazione a quanto pare ancora carente. È il caso di piazza Terracini, il parcheggio alle spalle dello scalo ferroviario, dove a detta dei cittadini l’arrivo delle nuove luci a led, montate a settembre, avrebbe addirittura peggiorato la visibilità al centro della piazza. Un problema che l’amministrazione ha già provato a risolvere, fra ottobre e dicembre, alzando i pali dei lampioni e potenziandone l’intensità. “E vero, ma la piazza è sempre al buio” riprende la donna, che racconta di non voler assolutamente utilizzare il sottopasso ferroviario per andare dall’altra parte della stazione. “Se devo andare in pizzeria – dice – preferisco prendere la macchina e raggiungere Castelfranco anziché andare dall’altra parte. Speriamo che le telecamere che hanno promesso vengano messe anche nel sottopasso”.
L’amministrazione comunale, infatti, porterà a breve in bilancio il contributo ottenuto dalla regione per l’acquisto di 9 telecamere. Ben 5 di queste, secondo le previsioni della giunta, saranno impiegate proprio nella zona della stazione: una sul lato principale e altre 4 fra piazza Terracini e i lungarni. “Stiamo lavorando per migliorare la situazione – dice il sindaco Giovanni Capecchi -. Nonostante non si siano mai registrate situazioni eclatanti, c’è oggettivamente un problema di percezione che è tipico delle zone poco frequentate e non troppo illuminate”. Per il primo cittadino di Montopoli, però, l’arrivo delle telecamere da solo non potrà bastare. Il Comune è intenzionato da tempo ad acquisire in comodato i locali della stazione, con l’obiettivo di trovare un’associazione disposta a prendere “casa” proprio all’interno dell’edificio. “Dalla sede regionale di Ferrovie ci hanno dato la loro disponibilità, ma al momento sono in attesa del via libera definitivo da Roma – riprende il primo cittadino –. In questi giorni abbiamo nuovamente sollecitato. La nostra, idea, infatti, è quella di garantire una presenza sul posto, anche nelle ore serali”. Per farlo l’amministrazione sta ipotizzando l’apertura di un bando di evidenza pubblica, che preveda tra le condizioni il presidio della stazione almeno fino ad una certa ora.
“Per quanto riguarda l’illuminazione in piazza Terracini sicuramente andremo a verificare – conclude Capecchi – anche se in ogni piazza dove abbiamo installato le luci a led si nota subito una maggiore visibilità rispetto a prima: basta vedere piazza Santa Chiara e piazza della Costituzione”.

Giacomo Pelfer