
“Anche quest’anno vogliamo celebrare insieme ai ragazzi delle nostre scuole un’importante giornata, in memoria delle vittime dell’olocausto. Mantenere viva la memoria di questa oscura pagina di storia, affinché non si ripeta, è un imperativo morale”. Ne è convinta la sindaco Ilaria Parrella tanto che di appuntamenti ne ha prevsiti ben due.
Venerdì 27 gennaio alle 11,15 all’auditorium della scuola media i ragazzi e le ragazze del progetto Memoria (realizzato con il contributo dell’amministrazione comunale) presenteranno ai loro coetanei una messa in scena dal titolo “Finestre sulla Memoria”: una ‘lezione spettacolo’ che ripercorre le tappe storiche della Shoa. Il percorso è realizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale I Pensieri di Bo’ e porta la regia di Franco Di Corcia jr con l’assistenza di Mattia Pagni.
“Oggi più che mai – dice il direttore artistico Franco Di Corcia jr – è importante dare ai giovanissimi strumenti storici per tramandare le atrocità che l’essere umano è stato in grado di compiere e dare sempre ai giovani la capacità di saper leggere anche la storia attuale. Un ringraziamento va alla scuola e alle docenti Maria Ceccarelli e Patrizia Polidori per la loro dedizione ad un progetto così importante come quello che ci vede impegnati anche in questo 2017. E grazie al Comune che ogni anno investe nel Progetto Memoria”.
Domenica 29 gennaio alle 18,30 poi, al teatro comunale dove andrà in scena lo spettacolo Disegna ciò che vedi (testo e regia di Franco Di Corcia jr). In scena ci saranno tutti gli allievi (dai più grandi ai più piccoli) dei Laboratori di Teatro condotti da Di Corcia con la preziosa assistenza di Mattia Pagni. “Disegna ciò che vedi!” (ormai da anni in scena nel Teatro di Bo’) racconta la storia dei disegni di una bambina – Helga Weissova– sopravvissuta ai campi di sterminio di Auschwitz. Ancora oggi i disegni di Helga trasmettono con tutta la loro drammaticità quei momenti storici dove l’essere umano pareva perdere ogni riferimento e valore culturale. I disegni di Helga ci comandano di non dimenticare: e noi cerchiamo di farlo con l’unico strumento che abbiamo, il Teatro.