Marconi, Toti ‘frena’ su Fontevivo: “Liceo del Comprensorio”

25 gennaio 2017 | 18:21
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Marconi, Toti ‘frena’ su Fontevivo: “Liceo del Comprensorio”
Marconi, Toti ‘frena’ su Fontevivo: “Liceo del Comprensorio”
Marconi, Toti ‘frena’ su Fontevivo: “Liceo del Comprensorio”
Marconi, Toti ‘frena’ su Fontevivo: “Liceo del Comprensorio”
Marconi, Toti ‘frena’ su Fontevivo: “Liceo del Comprensorio”
Marconi, Toti ‘frena’ su Fontevivo: “Liceo del Comprensorio”

“Se non partiamo adesso non arriveremo mai. Non c’è più tempo da perdere”. E’ con queste parole che il sindaco Vittorio Gabbanini si è rivolto al presidente della Provincia Marco Filippeschi nel consiglio comunale di oggi (25 gennaio) alla Casa Culturale di San Miniato Basso. Un appuntamento partecipato e sentito, al quale ha preso parte un ricchissimo parterre di politici e amministratori, tra i quali anche il presidente della Provincia Marco Filippeschi, gli altri sindaci del comprensorio e quattro consiglieri regionali: Antonio Mazzeo, Andrea Pieroni, Alessandra Nardini del Pd e Irene Galletti dei Cinque Stelle. in cui è statao illustrato in primo luogo lo studio che individua Fontevivo come la migliore soluzione per ubicare il liceo Leggi qui

Un appuntamento che ha rimarcato ancora una volta la distanza tra la linea imboccata dalla giunta e le opposizioni, compatte invece nel sostenere il ritorno del liceo nel centro storico. Da registrare, però, ci sono anche i distinguo significativi del Pd del capoluogo e quelli del sindaco di Castelfranco Gabriele Toti che ha esortato ha una scelta condivisa e ragionata sull’ubicazione del liceo pensandola in termini di scuola del Comprensorio come ha sottolieanto anche il preside Frosini e ribadito il segretario del circolo della Serra Manola Guazzini. Importante anche l’intervento del consigliere regionale Irene Galletti del Movimento 5 Stelle che ha sottolieneto che in regione da spendere per le scuole non c’è neppure un euro. Chiarificatore l’intervento dell’ex presidente della provincia Andrea Pieroni: “Nel 2008 si è operato come buoni padri di famiglia”
L’ecumenismo di Toti: “Serve tempo per una scelta condivisa, in un mese l’ubicazione dopo il confornto fra sindaci. Lo sudio io l’ho avuto ieri”
Se qualcuno pensava che la sede di Fontevivo fosse già stata condivisa in modo unanime tra sindaci si è dovuto ricredere dopo le parole di Toti, che non solo ha certato di dettare tempi certi entro un mese un’ubicazione condivisa, ma ha anche sottolienato l’importanza di pensare il futuro Marconi come scuola del comprensorio.
Il sindaco di Castelfranco Gabriele Toti, sollecitato dall’intervento del segretario del Pd della Serra Manola Guazzini, ha anche sottolineato di aver ricevuto lo studio soltanto ieri: “Dobbiamo capire cosa vogliamo fare di questo territorio, e la strada è quella che per me è un vecchio pallino: quella del piano strutturale unico, dove individuare anche la localizzazione della scuola con una scelta condivisa. Dobbiamo scegliere l’area come suggeriva il preside Frosini: come una scuola del comprensorio. Ma per questo servono dei tempi: da un lato credo che la politica debba scegliere ma dall’altro anche are dei tempi per scegliere bene. Penso a un lasso temporale di un meso o due per confrontarci e andare a individuare l’area facendo sintesi”.
Il consigliere regionale Galletti (M5s): “Ma i soldi non ci sono”. Le ragioni della scelta di Pieroni nel 2008
La consigliera regionale Irene Galletti dei Cinque Stelle, invece, ha sottolineato che “la regione, attualmente, dispone di zero euro per le scuole. Se non ci sarà l’intesa stato-regioni non ci sono soldi. Noi chiederemo un cronoprogramma per capire dove verranno trovato i fondi per realizzare a nuova scuola”. “Che San Miniato dovesse essere la sede del polo scolastico fu detto e mi assumo tutte le responsabilità politiche di quella scelta – ha risposto il consigliere ed ex presidente provinciale Andrea Pieroni -. Difendo le scelte fatte nel 2008 in quel contesto. Noi ragionammo nell’interesse della collettività in quel contesto precedente alla crisi economica. Io credo che il comune abbia fatto bene a commissionare uno studio di fattibilità. Come credo che sia il momento di fare un ragionamento comprensoriale e condiviso. La regione non si sottrae a finanzaire il progetto, e il governo è guià stato sensibilizzato su questo. Andiamo alla definizione di un progetto per poi accedere ai finanziamento dello stato”.
I dubbi dei sanminiatesi e quelli dell’ex assessore Guazzini
“Io sto a San Miniato – ha commentato un cittadino – e la città di San Miniato é stata depauperata di tutto. Da stasera anche del liceo. Vorrei sapere perché siamo qui se avete già deciso”. Su questo, anche l’architetto sanminiatese Emilio Bertini ha suggerito di valutare più attentamente la collocazione: “La ricollocazione nella sua sede naturale risponde perfettamente ai principi enunciati – ha deto Bertini -. Sarà quindi fondamentale costituire un tavolo tecnico-politico che consenta in un rapporto collaborativo di individuare la soluzione più idonea”.
“La storia e la memoria sono sempre importanti – ha esordito invece l’ex assessore Manola Guazzini, oggi coordinatore del circolo Pd della Serra -. Il programma elettorale con cui la sottoscritta ha sostenuto Gabbanini diceva che il polo scolastico andava fatto in via Catena. Nella vita si può rivedere tutto ma con trasparenza. Io penso, ad esempio, che il liceo debba essere del Comprensorio: mi interrogherei se Fontenvivo é la localizzazzione giusta, ad esempio, per chi viene da Castelfranco”.
Opposizione compatte
“Per la seconda volta un liceo è stato trasferito – ha detto Laura Cavallini (Immagina San Miniato). E ci sono stati tanti complimenti per i tempi rapidi dell’operazione. Allora s’è questa è la dimostrazione che quando c’è la volontà le cose si fanno, i 10 anni che sono passati sono la dimostrazione del disinteresse e dell’inattività delle amministrazioni provinciale e comunale. Il liceo Marconi quest’anno si trova con 606 iscritti, quando fu straferito nel 2008 erano 632 quelli del Marconi e 72 quello del Falchi. C’è stato un decremento di circa 100 studenti. Di questo qualcuno si deve assumere la responsabilità. Quando fu fatta la scelta del Cattaneo in via Catena fu perché venne individuata una destinazione del centro storico di San Miniato come polo educativo del comprensorio. Io credo che una scuola abbia delle caratteristiche che devono interagire con il territorio che le circonda. E questa scelta è stata condivisa con forza dal consiglio comunale, dall’ex segretario provinciale del Pd Nocchi e dallo stesso sindaco”.
Una volnt. quella di riportare il liceo in via Catena, confermata anche nella campagna elettorale del 2014, come ricordato da Chiara Benvenuti (Cinque Stelle): “Nel 2008 il presidente della Provincia Pieroni parlava di un arco di 5-6 anni per il rifacimento del Marconi. Invece l’anno successivo la Provincia acquista l’immobile dell’interporto che doveva essere una collocazione provvisoria. Questa situazione di emergenza è stata creata dall’immobilismo delle amministrazioni. Nel 2012 il Pd diceva che riportare il liceo a San Miniato era una volontà mai messa in discussione. Nel programma elettorale del 2014 il Pd mette al quinto punto il ritorno del liceo in via Catena, quando già nel 2012 sembrava che non ci fossero i requisiti per tornare in via Catena. Allora come poteva il liceo essere un punto di forza del programma del Pd? Non solo: ancora nel 2016 abbiamo approvato il Documento di programmazione dove si parla del ritorno in via Catena. Allora come facciamo ad aver fiducia nel partito che governa?”
Per Carlo Corsi (Forza Italia), quella del liceo “è una delle più brutte della storia di San Miniato che è una città di cultura da sempre. Spesso ci riempiamo la bocca di cultura ma poi facciamo di tutto per farla sparire. Quando la Provincia compra un immobile e paga quella cifra con i soldi dei cittadini dovrebbe essere sicuro di quello che si acquista. Poi adesso sento parlare di problemi di viabilità, ma sono 40 anni che dovete fare la viabilità che gira intorno a San Miniato: risolvetene almeno uno di problemi”.
Secondo Alessandro Niccoli di San Miniato Possibile, invece, supportato dall’intervento di un proprio tecnico di parte, c’è la possibilità concreta di recuperare il vecchio edificio di via Catena: Anch’io avrei scelto Fontevivo, se avessi 15 milioni di euro in tasca e se non avessi strutture nel centro storico da recuperare. Qui ci sono strutture che hanno solo bisogno di un recupero antisismico. Noi dell’opposizione abbiamo fatto un accesso il 22 dicembre al vecchio Marconi e non sono stati fatti entrare i nostri tecnici. Lo studio di 8 anni fa, in realtà, dice che il terreno sotto l’ex Marconi è stabilissimo. Io mi chiedo se questo studio ha valutato che ci sono strutture esistenti da recuperare. Qui occorre una perizia seria e super partes.
I dubbi nel Pd
Secondo il capogruppo Pd Alessio Spadoni, invece, “è impensabile criticare il lavoro di uno studio professionale che è considerato tra i migliori al mondo per la scelta delle sedi scolastiche. Io rivendico il programma elettorale del 2014, ma quando le cose vanno cambiate bisogna avere il coraggio di farlo. Oggi siamo qui a valutare gli elementi tecnici che ci dicono qual è la migliore soluzione. Qui non siamo a difendere un colore ma a dare risposte ai cittadini. Non è possibile che nella vecchia sede possa tornare il liceo”. Una posizione diversa, tuttavia, quella espressa dalla segretaria del Pd del capoluofo Elisa Nesti, che chiede di fare chiarezza, nel partito e con i cittadini: “Vista la volontà dell’amministrazione – ha detto Nesti – espressa in consiglio il 22 dicembre, di riconsiderare la scelta di ricomporre il polo scolastico, quali sono le ragioni si sta valutando di andare in una direzione diversa dalla ricomposizione del polo scolastico di via Catena? E quale destinazione alternativa si intende dare al fabbricato che ospitava il Marconi fino al 2008?”

“Basta campagna elettorale”, i genitori chiedono risposte certe
“Ognuno sta dando una sua valutazione personale – ha detto uno dei genitori Franco Bucci -. Qui ci sono 600 ragazzi che hanno rischiato di andare nei container e che hanno fatto il turno il pomeriggio. Quello che non è chiaro è che noi abbiamo chiesto di chiudere una pagina, mettendo i ragazzi in una sede stabile, abbiamo messo una toppa, ma abbiamo anche chiesto all’amministrazione di chiudere definitivamente questo problema. Perché non vogliamo che La Scala diventi un secondo San Donato. Abbiamo chiesto 30 giorni di tempo per fare uno studio di fattibilità. E a tutte le forze politiche chiediamo una soluzione in tempi rapidi”. Sulla stessa linea Cinza Martelli: “I nostri ragazzi hanno il diritto di stare in una sede sicura. E voi avete il dovere di fare fronte comune affinché venga costruita una nuova scuola”. 

Le tante risposte che le scuole di San Miniato attendono
Confidiamo che a breve la provincia trovi i soldi per fare una scuola e mi rivolgo a Filippeschi e Pieroni qui presenti – ha commentato il preside del Marconi Luca Guerranti -. Bisogna crederci se vogliamo una nuova scuola e se vogliamo che il Marconi vada avanti”. “Vorrei partire da una convinzione – ha aggiunge il collega del Cattaneo Alessandro Frosini -: Cattaneo e Marconi sono due parti di un sistema complementare tra loro. Io sulla localozzazione non mi pronuncio. Chiedo che si dia al sistema delle scuole superiori di San Miniato delle risposte. Noi abbiamo 1000 ragazzi e non abbiamo una palestra. Io vorrei fare una scuola che funziona anche il pomeriggio. Se si dà una risposta al sistema scolastico dobbiamo mettere in programma tutte queste cose”.

Filippeschi: “Progetto preliminare entro giugno”
“Siamo tutti consapevoli che si devono stringere i tempi – ha detto il presidente della provincia Marco Filippeschi -. Noi crediamo cge sia giusto rispettare l’autonomia dei comuni del comprensorio per quanto riguarda la localizzazione del liceo. Possiamo condividere gli esiti dello studio in sede tecnica entro la fine di febbraio. Da questo tavolo usciranno poi delle scelte che possono essere portate a un tavolo politico. Per il progetto preliminare possiamo pensare di farcela entro giugno”. (g.p. – g.m.)