Castelfranco, meno polveri sottili rispetto a Santa Croce

24 gennaio 2017 | 10:48
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Castelfranco, meno polveri sottili rispetto a Santa Croce

Meno polveri sottili rispetto a Santa Croce, ma allo stesso tempo un’eccessiva concentrazione di acido solfidrico dovuto agli impianti di depurazione. È la fotografia della qualità dell’aria a Castelfranco, scattata con la centralina mobile di Arpat che da marzo 2015 a marzo 2016 è stata impiegata nei pressi di Usciana, non lontano dalla Francesca Bis e dall’impianto di Waste Reciclyng.

Un report che in questi giorni Arpat ha comunicato all’amministrazione comunale, confermando situazioni e criticità che l’amministrazione è convinta di aver drasticamente ridimensionato con la copertura delle vasche al depuratore di Waste completata a settembre. “La centralina mobile – spiega l’assessore all’ambiente Federico Grossi – ha registrato un numero di sforamenti di Pm10, nel corso di un anno, inferiore del 43% rispetto alla centralina fissa posizionata di fronte alla Coop a Santa Croce. Allo stesso tempo, però, è stata confermata una criticità legata alla presenza di acido solfidrico, individuabile dal classico odore di uova marce, legato ovviamente agli impianti di depurazione”. Un problema, come rileva l’analisi Arpat, legato anche all’andamento dei venti che generalmente portano queste maleodoranze proprio in direzione del territorio di Castelfranco. “Questo dimostra come la copertura delle vasche all’impianto gestito da Waste – aggiunge Grossi -, decisa dall’azienda ma fortemente voluta dall’amministrazione, serva proprio a rispondere a questa esigenza”.