
E’ stato trovato senza vita all’interno della propria abitazione, a Ponte a Cappiano in via Lucchese Romana intorno alle 12,30. A scoprire il cadavere dell’uomo, Vincenzo Mirabile, di 73 anni, è stato il fratello che vive nell’appartamento accanto e che in un primo momento, forse perché sconvolto dal dolore, ha chiamato le pompe funebri invece che il 118.
Sarebbe cambiato poco per lo sfortunato 73enne: quando sono arrivati gli uomini del 118 e i carabinieri era già morto da varie ore. I militari, però vista la situazione hanno preferito fare i rilievi in modo dettagliato. L’uomo infatti è stato trovato in una posizione inconsueta per una caduta. Ovvero con le gambe infilate sotto il letto che era stato spostato. E rivolto con il volto verso terra. Sulla nuca inoltre presentava un grosso ematoma compatibile con una caduta e quindi un violento urto con un corpo rigido. Nella stanza inoltre sono stati ritrovati due pomelli di forma pressoché sferica in legno del diametro di 7-8 centimetri che però non sarebbero risultati compatibili con gli arredi dell’abitazione. Proprio questi due pomelli rimangono un punto interrogativo in una vicenda che per i carabinieri si presenta comunque abbastanza chiara, ovvero una morte accidentale presumibilmente per una caduta visto che nella casa non via era niente che facesse pensare ad episodi violenti e non vi sono segni i scasso su porte e finestre.
In ogni modo i militari hanno chiesto per non lasciare niente al caso al magistrato di turno che venisse fatta un’autopsia sul corpo del 73enne.
La salma è stata trasferita all’istituto di medicina legale di Firenze per l’esame autoptico, che comunque dovrebbe chiarire la dinamica del decesso. Il 73enne scapolo, che fino a 10 anni fa viveva con la madre oggi si sarebbe dovuto recare dal medico per una visita insieme al fratello che invece lo ha trovato privo di vita. (g.m.)