Cattaneo: sede chiusa fino a lunedì, quinte in via Roma da giovedì

18 gennaio 2017 | 10:56
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Cattaneo: sede chiusa fino a lunedì, quinte in via Roma da giovedì
Cattaneo: sede chiusa fino a lunedì, quinte in via Roma da giovedì
Cattaneo: sede chiusa fino a lunedì, quinte in via Roma da giovedì
Cattaneo: sede chiusa fino a lunedì, quinte in via Roma da giovedì
Cattaneo: sede chiusa fino a lunedì, quinte in via Roma da giovedì
Cattaneo: sede chiusa fino a lunedì, quinte in via Roma da giovedì

Lezioni nella sede di via Roma per le quinte a partire da domani (19 gennaio) e stop per tutte le altre classi fino a sabato 21 compreso. E’ questa la decisione dell’istituto Cattaneo di San Miniato dopo il crollo, avvenuto ieri, di una parte del rivestimento esterno della facciata della scuola (leggi). La decisione dei vertici dell’istituto è stata ufficializzata in mattinata a seguito del sopralluogo da parte dei tecnici della Provincia.

Già stamani, una ditta incaricata è intervenuta sulla facciata di via Catena per rimuovere le parti pericolanti adiacenti al punto del crollo, mentre i tecnici della provincia, insieme al responsabile sicurezza della scuola, l’ingegnere Stefano Rodà, hanno fatto un primo sopralluogo per capire come garantire il rientro in sicurezza dei ragazzi.

Giardino off-limits e tunnel di ingresso
Il crollo, infatti, ha riguardato il rivestimento esterno in mattoni che ricopre interamente tutte le pareti del Cattaneo, mettendo “a nudo”, proprio sopra l’ingresso principale della scuola, la sottostante struttura in cemento armato. Pur non trattandosi, quindi, di un problema di natura strutturale, è evidente che qualcosa non è stato fatto come si dovrebbe. E il grande dubbio, adesso, è verificare se lo stesso problema possa essere comune a tutte le pareti esterne della scuola. Per questo, a seguito del primo sopralluogo, è stato deciso di interdire interamente l’accesso al giardino, garantendo l’entrata e l’uscita dei ragazzi con la creazione di camminamenti protetti all’ingresso principale e alle uscite di emergenza. Solo in questo modo sarà possibile garantire l’accesso in sicurezza all’edificio, in attesa di studi più approfonditi per capire la reale situazione di tutti i rivestimenti.

Il distacco del rivestimento
Secondo le prime informazioni, a causare il crollo sarebbe stato infatti il distacco dei mattoni dalla sottostante parete in cemento. Un distacco completo, di un intero pezzo lungo circa 20 metri, che è venuto giù praticamente intero per poi frantumarsi al suolo. A causare il distacco possono essere state delle infiltrazioni d’acqua, che nel tempo hanno creato un’intercapedone dove il vento di ieri può essersi infilato facendo pressione sulla struttura. “In ogni caso – dice il dirigente Alessandro Frosini – se i lavori fossero stati fatti a regola d’arte non sarebbe successo. Adesso saranno i tecnici della Provincia a capire quali sono state le cause”.

Tragedia sfiorata
La fortuna ha voluto che il crollo sia avvenuto poco prima delle 17, quando all’interno della scuola si trovavano il personale della segreteria e una decina di studenti impegnati in attività di laboratorio: studenti che sarebbero dovuti uscire pochi minuti dopo. Una tragedia sfiorata, quindi, che adesso apre dubbi sull’esecuzione dei lavori in una scuola praticamente nuova realizzata meno di vent’anni fa. E tutto a distanza di due mesi dallo sgombero del liceo Marconi dai locali all’interporto.
“Per quel che ci riguarda – riprende Frosini – ci siamo impegnati da subito per garantire la messa in sicurezza dell’edificio e quindi la ripresa delle lezioni”. Lezioni che riprenderanno già domani per le 7 quinte del Cattaneo: 6 andranno nelle aule della succursale di via Roma (l’ex Carducci), mentre una quinda con indirizzo chimico anticiperà a venerdì l’avvio di uno stage a Poteco che avrebbe dovuto partire lunedì.

Rivestimenti tutti da rivedere
Dagli uffici della Provincia, ci spiegano che è ancora presto per tirare conclusioni sulla pericolositù o meno dei rivestimenti. “Per adesso – dicono – il sopralluogo di stamani è servito per capire come far rientrare i ragazzi in sicurezza. Dopodiché, una volta creati i passaggi protetti e interdetto l’accesso al giardino, faremo indagini su tutti i rivestimenti esterni, per capire come sono stati attaccati al cemento sottostante. E bisogna farlo dappertutto, anche nella parte restrostante dove ci sono intere pareti ricoperte in mattoni. E’ evidente che c’è qualcosa che non va, ma prima dobbiamo copire che cosa. Dopodiché cercheremo di capire anche eventuali responsabilità”.

“Sulla sicurezza non si scherza”
Del resto, è difficile non pensare ad un errore o ad una negligenza quando viene giù un’intera parete in mattoni su un edificio praticamente nuovo. “Adesso aspetto di vedere le conclusioni delle indagini della Provincia – dice il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini – poi, è chiaro, chi ha sbagliato deve pagare”. Il primo cittadini, che appena pochi giorni fa aveva inaugurato la sede provvisoria del Marconi a La Scala, fatica a trovare le parole per commentare l’ennesimo clamoroso caso che ha coinvolto una scuola superiore di San Miniato. “Rimango sorpreso e basito – dice – di come vengono eseguiti certi lavori e di come vengono fatti i controlli. Qui non possiamo più scherzare: ogni giorni arrivano notizie di nhuove scosse. Sulla sicurezza e sulle scuole non si scherza. Forse facciamo bene noi ad avere una programmazione, anche se a lungo termine, per dare una sistemazione sicura e funzionale alle scuole di competenza comunale”.

Giacomo Pelfer