Marconi, rebus finanziamenti per il nuovo liceo

14 gennaio 2017 | 19:24
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Marconi, rebus finanziamenti per il nuovo liceo

Consegnata finalmente una scuola ai quasi 600 studenti del liceo Marconi di San Miniato, si ripropone adesso, immediata e inevitabile, la questione del futuro. In questo momento, l’unica cosa certa è che la scuola potrà rimanere nell’immobile di via Trento, in forma grauita, solo fino a luglio 2018, dopodiché scatteranno canoni di locazione che andranno ad aumentare nel tempo. Il problema è ben presente anche ai genitori che, loro malgrado, si sono trovati coinvolti nella vicenda e che si sono resi disponibili, fin da subito, a collaborare con istituzioni e scuola per cercare di trovare un soluzione che garantisse, quanto meno, la possibilità di concludere l’anno scolastico.

Adesso, però, nonostante riconoscano alle istituzioni il merito di avere trovato la quadra in tempi rapidi, i genitori hanno anche avviato un raccolta firme per chiedere che si lavori da subito alla costruzione di una nuova scola. La petizione è partita ieri mattina (14 gennaio) durante la festa a La Scala. In solo due ore sono state sottoscritte 350 firme con le quali si chiede, in pratica, che le istituzioni non lascino il Marconi di nuovo nel dimenticatoio.
“Al momento – spiega un rappresentante dei genitori – noi sappiamo che il sindaco di San Miniato Gabbanini ha individuato un’area e che tra i sindaci ci sarebbe l’accordo di realizzare il nuovo edificio a San Miniato Basso. Però è necessario procedere rapidamente. Per questo chiediamo l’apertura del cantiere per la costruzione del nuovo edificio entro gennaio 2018”. La petizione resterà quindi aperta a tutti coloro che vorranno firmare, rivolgendosi ai rappresentanti di classe dei genitori. “Al momento – aggiunge il genitore – non ci siamo ancora costituti legalmente come comitato, ma stiamo valutando il passaggio”.
Il nodo più delicato, come sempre, resta quello dei soldi. La competenza per l’edilizia scolastica, infatti, dopo l’esito del referendum del 4 dicembre, resterà in carico alle Province, alle quali occerrà trovare risorse adeguate che al momento non ci sono, come sottolineato anche ieri dal presidente Filippeschi. “Soldi per realizzare nuove scuole non ne ho – ha detto Filippeschi -. Vediamo cosa farà il governo visto che le province rimangono aperte. Siamo in attesa di risposte anche noi”.
Il sindaco Vittorio Gabbanini, prima che il governo Renzi si incagliasse sulle secche del referendum costituzionale, aveva incassato almeno a parole un impegno dall’allora sottosegretario Lotti e del copnsigleire regionale Mazzeo a finanziare la realizzazione della nuova scuola o quanto meno la sua progettazione. Adesso, in uno scenario politico che si prospetta mutato, bisognera caprie se chi ha promesso intende proseguire in questa direzione. Qualche buona speranza, anche se niente di più, arriva dall’assesore regionale Grieco che, a lato dell’inaugurazione, spiega: “La Regione si è impegnata a finanziare la progettazione della nuova scuola appena sarà trovata un’area idonea. Poi la speranza ricade sull’attuale governo, che sia sarebbe detto disponibile a proseguire negli impegni presi da Renzi in fatto di edilizia scolastica. Il governo può stanziare fondi per la realizzazione di una nuova scuola nei piani triennali, ma occorre avviare un percorso istituzionale per ottenere l’assegnazione di questi finanziamenti”.
“Noi non possiamo che essere contanti di come è stata risolta l’emergenza – ha aggiunto il dirigente scolastico Luca Guerranti -: la struttura è in grado di rispondere alle nostre esigenze di scuola e tutti gli enti si sono veramente dati da fare. Adesso, certo, c’è il problema del futuro . Dopo qualche fuga scolastica, al momento ci sono invece dei ragazzi che son tornati al Marconi. Questo significia che la soluzione è convincente, anche se adesso si pone il problema di come arrivare preparati al 2018. Inutile dire che il problema c’è ma dalle istituzioni abbiamo avuto degli impegni e questo è il massimo che nella situazione in cui eravamo potevamo sperare di ottenere. In questo momento, inoltre, c’è da darsi da fare per continuare nel lavoro di potenziamento dell’offerta formativa e nei passaggi fondamentali per garantire una nuova struttura, in modo che il Marconi possa continuare ad esistere e ad essere il polo liceale del territorio. Noi ci siamo. E adesso che siamo tornati in una scuola nostra faremo tutto il possibile in ogni direzione per garantire un futuro a questo liceo”.

Gabriele Mori