




Il progetto è approdato martedì nella Commissione territorio, riunita in municipio a Montopoli, in attesa adesso dell’ultimo passaggio dai banchi del consiglio comunale. È il piano di recupero dell’ex calzaturificio Bertini di San Romano, all’inizio della provinciale Romanina. Progetto che prevede la realizzazione di una ventina di nuovi appartamenti al posto del vecchio complesso artigianale, con la creazione anche di spazi a verde e posti auto a disposizione del paese.
Un’ipotesi in linea con quanto previsto dal Piano strutturale, che classifica il lotto dell’ex Bertini in un’area a destinazione residenziale. Il complesso, infatti, fermo ormai da anni, si sviluppa in mezzo alle case per l’intera lunghezza dell’isolato compreso fra la Romanina, via Campania, via Abruzzi e via Calabria. Un lungo “rettangolo” ormai circondato da altre abitazioni, dove la proprietà ha ipotizzato la creazione di due blocchi distinti che ospiteranno una ventina di appartamenti, tutti ad alto rendimento energetico e con due posti auto ciascuno. Nella stessa area, però, è prevista anche la creazione di spazi a verde e parcheggi che verranno ceduti al Comune e quindi messi a disposizione del paese.
«È un segnale positivo dopo un periodo di immobilismo – commenta il sindaco Giovanni Capecchi -. Il progetto è comunque in linea con le previsioni del Piano strutturale, ma la sua approvazione dovrà passare dal consiglio comunale per l’approvazione di una variante contestuale necessaria all’individuazione dell’area. La speranza è che sia anche una spinta, nonché un segnale di fiducia, per la ripresa degli investimenti”.
Salvo imprevisti, quindi, la proprietà dovrebbe avere nel giro di poche settimane tutte le carte in regola per procedere con la demolizione e la costruzione del nuovo complesso. Dopo la Commissione di martedì, anche Damiano Carli di Progetto Insieme esprime un giudizio positivo sul progetto: “Una buona iniziativa per l’economia del territorio – la definisce Carli –. Da parte nostra, l’unico auspicio è che produca una ricaduta soprattutto per le aziende locali”. (g.p.)