
Li ha visti arrampicarsi sulla grondaia che finisce sul terrazzo della farmacia. Ha chiesto spiegazioni e gli è stato risposto che là, c’era finita la palla. Solo che, poi, non li ha più visti scendere. Un comportamento singolare, che qualcuno ci ha voluto raccontare.
Questa mattina 6 gennaio a Castelfranco di Sotto, poco dopo le 11, nella zona dell’Orto di San Matteo in via Solferino, una persona che passava dalla strada ha notato tre giovani che si stavano arrampicando sopra la farmacia comunale aggrappandosi a un tubo per la raccolta delle acque piovane. Uno spettacolo singolare che ha attirando l’attenzione del cittadino, rimasto a osservare quello che stessero facendo i tre individui, giovani e stranieri. Quando sono arrivato, racconta: “Uno era già sul terrazzo da cui si può accedere alle strutture della Società della Salute, un altro stava salendo scalando il muro attaccato al pluviale e un terzo stava in basso a terra con un pallone bianco tra i piedi”. Dopo un po’, il cittadino di cui preferiamo non riportare il nome, si è avvicinato e ha chiesto ai tre giovani cosa stessero facendo e loro hanno risposto che stavano cercando il pallone. Una risposta che al passante è sembrata singolare, tanto più che quello che era a terra aveva la palla. A quel punto si è allontanato continuando ad osservare cosa facessero i tre e dopo un po’ li ha visti che ancora continuavano a camminare sul terrazzo sopra la farmacia comunale. Nel dubbio, ha poi deciso di informare telefonicamente i carabinieri. “A me questo comportamento – spiega il testimone – è sembrato estremamente singolare e poco credibile e ho temuto che volessero tentare di entrare negli uffici della Società della Salute o della farmacia o comunque fare qualcosa di illecito, fosse anche solo un dispetto o una bravata, quindi ho ritenuto necessario avvisare i carabinieri”.
I carabinieri ad oggi non hanno riscontrato nessuna effrazione, ma probabilmente i tre dopo che il cittadino si è allontanato si sono dileguati scendendo dal terrazzo nel timore che qualcuno potesse rivolgersi alle forze dell’ordine. Di sicuro non avevano intenzione di fare niente di male o forse è bastato notarli per farli desistere. Magari cercavano davvero qualcosa che ci avevano lanciato, ma arrampicarsi ed entrare nelle proprietà altrui è comunque un comportamento vietato e punito dalla legge. Normale sarebbe attendere la riapertura degli uffici e chiedere “per favore”. (g.m.)