
Si è spento nella giornata di ieri, 2 dicembre, l’imprenditore Pier Luigi Bottai, residente a San Romano di Montopoli ma conosciutissimo in tutto il comprensorio e non solo.
Titolare dell’omonima impresa edile fondata dal padre Fernando, Bottai se n’è andato all’età di 82 anni, all’ospedale di Careggi dove era ricoverato, dopo una vita di successi imprenditoriali costellata di soddisfazioni e riconoscimenti. Grande innovatore, da sempre impegnato nel miglioramento dei sistemi costruttivi, Bottai aveva conferito all’azienda ereditata dal padre quell’impronta imprenditoriale che l’ha resa grande. Una storia iniziata soprattutto negli anni ’60, con la costruzione del cosiddetto “villaggio Bottai” a Ponte a Egola e proseguita poi anche nel campo delle costruzioni stradali e in un’infinità di progetti, tra i quali si contano non meno di una 50ina di concerie. Sempre negli anni 60, Bottai fu inserito anche nell’albo degli inventori, cominciando a frequentare i raduni internazionali di Bruxelles, dopo aver trovato il modo di confezionare il cemento, con un apposito apparecchio, senza dover più vagliarne la sabbia. Tra gli aneddoti che ne accompagneranno il ricordo, c’è anche la cura e l’inventiva che Bottai aveva dedicato alla preparazione dei cantieri, per i quali l’imprenditore montopolese aveva acquistato alcuni vecchi pullman della base americana di Camp Derby, trasformandoli poi in uffici e locali di servizio per gli operai. L’inventiva e lo spirito creativo, del resto, lo avevano da sempre caratterizzato, permettendogli di conseguire anche una laurea honoris causa da un’università statunitense: riconoscimento che gli era valso l’appellativo di “ingegnere” nonostante non avesse condotto studi universitari.
Una figura, insomma, che ha accompagnato la storia e lo sviluppo del comprensorio del Cuoio, dove in tanti lo ricordano anche per la grande passione sportiva, soprattutto nel calcio e nel ciclismo. Presidente della Sanromanese negli anni ’60, aveva organizzato per molti anni, in coppia con Sergio Pasqualetti, la corsa ciclistica delle Tre Province e in alcuni casi anche il Giro della Toscana per conto dell’Unione ciclistica regionale. Membro dell’associazione Cavalieri del Tau, è stato attivo a lungo anche a livello di politica imprenditoriale, presiedendo negli anni ’90 l’Associazione delle piccole e medie imprese (l’Api).
Bottai è deceduto ieri pomeriggio, intorno alle 17, all’ospedale di Careggi, lasciando la moglie Renza Dani e i figli Augusto, Andrea e Maria Stella. Mentre Andrea ha lavorato da sempre all’interno dell’azienda, Augusto esercita la libera professione come ingegnere, anche se ha collaborato in coppia con il padre nell’elaborazione di un nuovo sistema costruttivo che oggi, di fatto, rappresenta una sorta di “marchio di famiglia”. La figlia Maria Stella, invece, è conosciuta in zona come insegnante di musica. Bottai, inoltre, era anche il suocero dell’assessore alla scuola e alla cultura del comune di Montopoli Cristina Scali, moglie di Augusto.
Il rientro della salma è previsto per le 16 di oggi a San Romano, dove Pier Luigi Bottai sarà esposto negli uffici di via Gramsci, al civico 67, dove l’azienda Bottai Group aveva tutt’ora la sua sede legale, mentre dal 2010 la parte operativa aveva preso casa nella zona industriale di San Miniato Basso.
I funerali si svolgeranno domani, 4 dicembre, con partenza da via Gramsci alle 14,45 e funzione religiosa all’interno del Santuario della Madonna di San Romano. (g.p.)