Gli Scart di Waste Recycling arredano X Factor

24 novembre 2016 | 10:44
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Gli Scart di Waste Recycling arredano X Factor

Sarà lo sfondo degli artisti in gara. Ma la scenografia realizzata con i materiali di riciclo del progetto Scart di Waste Recycling non passerà certo inosservata. Nella prima parte della puntata di stasera 24 novembre di X Factor, il programma prodotto da FremantleMedia Italia in onda alle 21,15 su Sky Uno Hd, ci sarà una scenografia made in Scart.

Il gruppo di lavoro di X Factor, capitanato dalla mano sapiente di Luca Tommassini e coadiuvato da Luigi Maresca, ha utilizzato nell’allestimento della scenografia i rifiuti messi a disposizione da Scart, il progetto artistico di Waste Recycling, società toscana che si occupa di trattare e smaltire correttamente i rifiuti industriali e che, da dicembre 2015, è entrata a far parte del Gruppo Hera come controllata di Herambiente.
Arte e rifiuti si confermano un binomio che per Waste Recycling è ormai indissolubile e sempre più orientato alla valorizzazione delle migliori energie creative, che nella regia di Luca Tommassini trovano un esempio eccellente e al tempo stesso naturale.
Scart, del resto, è alla ricerca costante di nuove partnership. Lo conferma, fra le altre iniziative, la recente convenzione nel cui ambito gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna avranno accesso all’Officina Scart di Waste Recycling, dove potranno cimentarsi con le sfide di nuove creazioni. Una collaborazione, per altro, che segue quella già in essere con l’Accademia di Belle Arti di Firenze e aggiunge un tassello importante a un’esperienza che ha ormai raggiunto mostre ed eventi di respiro anche internazionale.

“Per noi i rifiuti non sono mai un punto di arrivo – sottolinea l’amministratore delegato di Waste Recycling Maurizio Giani – ma sollecitano sempre nuove nascite, che l’arte e gli artisti sanno interpretare e tradurre in opere concrete. Raggiungere palcoscenici come quello di XFactor è fondamentale per coinvolgere anche il grande pubblico in una cultura della circolarità che dia ossigeno all’arte e al pianeta in cui viviamo. Ecco perché siamo molto contenti di questa collaborazione e ci auguriamo che in futuro possano presentarsi nuove occasioni per darle seguito”.