
Torna praticabile la rampa di accesso al vicolo carbonaio che parte da via Carducci. Da tempo pericolosa e impraticabile, la rampa è stata restaurata grazie all’impegno dell’associazione Moti Carbonari e all’aiuto disinteressato di due artigiani sanminiatesi. Un altro luogo che torna alla città e soprattutto ai suoi visitatori, segnando un traguardo che sarà celebrato questo sabato (26 novembre) con una doppia cerimonia.
Appuntamento dalle 10, allo sbocco del vicolo fuori Porta Ser Ridolfo su via Carducci e alle 11, nella sala del consiglio comunale. Alle 10 sarà celebrata la ricomposizione della rampa di accesso alla carbonaia, con il riordino e il restauro dei tubi di scarico degli orti a valle di via Carducci e piazza Grifoni. Lavori che sono stati realizzati con fondi di Moti Carbonari, con la collaborazione di due abili artigiani sanminiatesi e con l’utilizzo di alcuni vecchi scalini del magazzino comunale. Sulla testata del percorso è stata collocata una targa che ne indica, insieme ad altre, il tracciato che si sviluppa per quasi 800 metri lungo il versante sud della città. Una nuova risorsa turistica e un nuovo spazio per la cittadinanza, che tutti possono contribuire a migliorare sostenendo le iniziative e attraverso il lavoro diretto per la sua manutenzione.
Alle 11, invece, in sala consiliare, la professoressa Maria Laura Cristiani Testi, autrice del più importante libro sulla storia della città, donerà a Moti Carbonari il manoscritto, lo “Scartafaccio di me, Antonio Vensi dall’anno 1842 all’anno 1893”. Un testo che l’associazione consegnerà a sua volta all’Archivio storico comunale. Uno scritto del Vensi, studioso di storia locale, è conservato alla biblioteca del Seminario e un “Fondo Vensi” è consultabile presso l’Accademia degli Euteleti.