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Il tessile abbigliamento sciopera lunedì 21 novembre, mentre la calzatura, al momento, preferisce aspettare. Nell’ultimo incontro con le sigle sindacali, Assocalzatura e Sistema moda Italia si sono mostrati disponibili a trattare sull’aumento salariale, quindi, per il momento, a incrociare le braccia in difesa del contratto nazionale di lavoro sarà solo il tessile (qui “Sparisce il contratto nazionale”, peggiorano le condizioni di lavoro).
Tessile
I lavoratori e le lavoratrici di tutta la Toscana, lunedì dalle 10,30, saranno in presidio sotto la sede di Confindustria Toscana Nord a Prato insieme alle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil di categoria: sono circa 40mila in Toscana gli addetti delle aziende del tessile abbigliamento il cui contratto di lavoro è scaduto da oltre 7 mesi. Lo sciopero è in programma per 8 ore.
Calzaturiero
Dal tavolo del rinnovo del contratto di settore, scaduto il 31 marzo, spariscono gli aumenti ex post. “Dal 25 novembre – riferisce Stefania Pomante, segretaria nazionale Filctem-Cgil – si entra nel merito del negoziato che, nonostante le complessità che non ci nascondiamo, qualora dovesse arrivare a conclusione, non potrà che prevedere aumenti salariali”. Intanto Cgil, Cisl e Uil apprezzano la disponibilità al confronto e anche la condivisione dell’obiettivo del rinnovo del contratto nazionale: ora la discussione entrerà, quindi, nel merito. (E.ven)